L’intesa romana sull’Accordo di programma, Alario: “Cattiva gestione politica”

 
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Gela. “I fondi stanziati da Regione e governo per l’accordo di programma e i progetti dell’area di crisi complessa? Non bastano. Sono il prodotto solo di cattiva gestione politica di tutta questa vicenda”. Dopo le critiche arrivate dai confederali della triade di Cgil, Cisl e Uil, anche il segretario confederale dell’Ugl Andrea Alario valuta negativamente i risultati arrivati da Roma, dopo il vertice al ministero dello sviluppo economico. “Se si guardano le somme stanziate per Termini Imerese – continua il sindacalista – si può facilmente comprendere come circa venticinque milioni di euro, destinati all’area di crisi complessa di Gela, che ricomprende ventiquattro comuni, non siano affatto sufficienti”. Il sindacato, praticamente nella sua totalità, ha già bocciato l’intesa romana, conclusa dal sindaco Domenico Messinese e dal suo vice Simone Siciliano, insieme ai tecnici ministeriali e all’assessore Girolamo Turano.

Il decreto ministeriale. Pochi giorni fa, il ministro Carlo Calenda ha firmato un provvedimento che proroga la scadenza per la chiusura degli accordi di programma di Gela e Taranto al dicembre del 2018, a causa dei ritardi già registrati. Nel provvedimento varato, si fa riferimento ad una cifra pari a quarantacinque milioni di euro, da suddividere tra Gela e Taranto.

1 commento

  1. Gli avete mandato a Domenico il PUPO DELLA MICHELIN a trattare e firmare l’area di crisi complessa, adesso che volete con lui questo ce, quando si presenta a Roma il ministero trema

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