Rsa, altri testimoni in aula: sentiti tecnici, difesa esclude irregolarità su sanatoria

 
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Gela. Un consulente, che si occupò di un precedente giudizio penale sorto su immobili abusivi, ma anche un ex assessore comunale e il progettista delle opere, finite al centro dell’indagine sulla Rsa Caposoprano. Nel primo pomeriggio di oggi, davanti al collegio penale del tribunale, sono stati sentiti i tre testimoni, chiamati in aula dalla difesa dell’ingegnere Renato Mauro, ex dirigente comunale e ai vertici del gruppo societario che porta avanti la struttura sanitaria di Caposoprano. E’ assistito dall’avvocato Giacomo Ventura. I testimoni, seppur da punti di vista differenti, anche per i ruoli ricoperti, hanno escluso che le opere realizzate per la residenza sanitaria assistita possano ritenersi del tutto in contrasto con la normativa. Sono state richiamate le procedure di sanatoria e la difesa insiste sul pagamento delle sanzioni. Per la procura, ci sarebbero state irregolarità anche sul fronte della sanatoria dell’ex albergo, poi riconvertito in residenza sanitaria. Sul punto, fu aperto un secondo filone di inchiesta, che ad aprile ha determinato il rinvio a giudizio di diversi coinvolti. In base alle accuse, che sono alla base del dibattimento in corso, i responsabili della struttura avrebbero commesso delle irregolarità, con il sostegno di funzionari comunali e di Asp. In alcuni capi di imputazione, è contestata la corruzione.

Tutte accuse che le difese e gli imputati hanno respinto, già in fase di udienza preliminare. Molto si concentra sulle perizie tecniche. La procura, con il sostituto Luigi Lo Valvo, ritiene che gran parte dell’iter autorizzativo, che poi portò all’avvio della Rsa, sia stato viziato da irregolarità. Oltre all’ingegnere Mauro, sono a processo Sandra Bennici, Salvatore Lombardo, Giuseppe Fava, Davide Giordano, Raffaella Galanti, Calogero Buttiglieri, Luigia Drogo, Donato Fidone, Isidoro Bracchitta, Michele Burgio, Sebastiano Macchiarella e Gaetano La Bella. Asp e Comune sono invece parti civili, con i legali Giacomo Butera e Gabriella Ganci. Gli imputati sono difesi dagli avvocati Antonio Gagliano, Maurizio Cannizzo, Joseph Donegani, Emanuele Maganuco, Rocco La Placa, Rosario Giordano, Michele Aliotta, Rocco La Placa, Davide Anzalone, Rocco Guarnaccia, Alfredo D’Aparo e Giuseppe C

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