Sabato manifestazione per l’ospedale, Rifondazione comunista: “Sosteniamo comitato”

 
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Il sit-in davanti all'ospedale

Gela. La mobilitazione avviata dal comitato “Sos Vittorio Emanuele”, per rafforzare il presidio sanitario locale, trova consensi e appoggi. Sabato, come da tempo era stato annunciato dai promotori del comitato, Filippo Franzone e Luciana Carfì, si terrà un corteo, per rivendicare il rafforzamento del sistema sanitario locale. Rifondazione comunista supporta la mobilitazione. La conferma arriva dal portavoce della federazione provinciale, Davide Leone. Secondo il gruppo provinciale di Rifondazione, a Gela si fanno sentire, così come in altri centri, tutti gli effetti di una sanità che guarda sempre più a modelli privati. “Le carenze di posti letto, l’insufficienza del personale medico ed infermieristico, gli accorpamenti degli ospedali e delle altre strutture sanitarie sono tutte conseguenze della logica dello smantellamento della sanità pubblica e territoriale. Con la trasformazione delle unità sanitarie in aziende, il Sistema Sanitario Nazionale ha introiettato la logica perversa del profitto anche in un servizio essenziale come la tutela della salute e, oggi, la sanità è organizzata in base a costi e ricavi e non con una pianificazione che metta al primo posto i bisogni dei cittadini e dei territori. La situazione degli ospedali siciliani, da sempre critica, si è aggravata nel periodo di emergenza pandemica, con strutture sanitarie, di fondamentale importanza per le comunità di riferimento, letteralmente al collasso. Ne è la prova – spiega Leone – quello che sta succedendo presso i nosocomi di Gela e Mussomeli, dove la carenza di personale costringe i cittadini ad interminabili attese al pronto soccorso e ad attendere mesi prima di poter accedere ad una visita medica specialistica. Questa situazione, ormai atavica e strutturale, è frutto a monte del famigerato numero chiuso per l’accesso alle professioni mediche e sanitarie ed a valle della c.d. privatizzazione delle strutture ospedaliere. Ne deriva quale unico e scontato risultato la compromissione del diritto alla salute dei cittadini. Oggi il Pnrr regionale parla di “Ospedali di Comunità”, “Case di Comunità” e di “Centrali Operative Territoriali” ma è solo un artificio nominalistico che segue lo spoglio di personale e attrezzature dei piccoli e medi ospedali già esistenti. Altrettanto inadeguate sono le assunzioni precarie e in numero insufficiente che si stanno facendo in questi giorni.”. Il partito appoggia pienamente le iniziative del comitato “Sos Vittorio Emanuele”.

“Al contempo, la distruzione della sanità pubblica e i conflitti di interesse trasversali e capillari hanno aperto la strada alla sanità privata che si occupa solo degli esami e delle patologie remunerative aggravando ancora di più il finanziamento delle strutture pubbliche. Rifondazione Comunista rilancia la battaglia per la centralità del servizio sanitario pubblico, al quale vanno ricondotti i medici di famiglia, anche alla luce dei gravi disagi vissuti dagli assistiti con l’esplosione della pandemia e della sua gestione sbagliata sia del governo nazionale che di quello regionale, come pure delle Asp. Per queste ed altre ragioni non possiamo che essere a fianco dei cittadini di Gela e Mussomeli nella loro lotta a tutela del diritto alla salute. Parteciperemo e invitiamo i cittadini a partecipare alla mobilitazione di sabato 19, dalle 9:30, a Gela indetta dal comitato “Sos Vittorio Emanuele” perché solo collettivamente e attraverso l’impegno diretto dei cittadini si possono rendere esigibili i diritti fondamentali di tutte e tutti”, conclude Leone.

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