Salesiani in crisi, ad un passo la clamorosa cessione del centro ricettivo di Passo di Piazza

 
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Gela. I preti della parrocchia San Domenico Savio sono costretti a vendere per fare cassa e uscire fuori dalla crisi. A farne le spese sarà la struttura ricettiva in contrada Passo di Piazza frutto di una donazione della famiglia Aldisio mirata ad aiutare i giovani in difficoltà della città. La cifra concordata, con un noto imprenditore locale, ammonterebbe a circa un milione di euro. Secondo le prime indiscrezioni, però, le somme potrebbero non essere impiegate a salvare lo storico centro di formazione salesiano del rione Villaggio Aldisio, e neppure a ripristinare il campanile o completare il terzo stralcio dei lavori alla chiesa. Proprio per questo motivo sarebbero sorti i primi malumori. L’altro ieri il parroco don Raimondo Giammusso ha rassegnato le proprie dimissioni, motivandole con sopraggiunti impegni personali. Secondo i bene informati, la decisione, sarebbe legata dalle decisioni interne sulla gestione dei proventi della vendita della struttura ricettiva. Gli interessati non confermano gli attriti e preferiscono parlare di “situazione difficile” puntando l’indice accusatorio contro il governo regionale che continua a ignorare il rendiconto delle attività di recupero e non versare le somme necessarie a pagare i docenti che hanno accumulato dieci mesi di mensilità. “La struttura messa in vendita è proprietà dei Salesiani – spiega don Giuseppe Troina, ormai ex direttore del centro del rione Villaggio Aldisio – Sulla vendita siamo all’oscuro. Le trattative sono curate dalla sede regionale di Catania, dove opera don Enzo Ferrarella. Non possiamo pronunciarci, non conosciamo i dettagli della trattativa che non è conclusa. C’è un’intesa. Manca solo il compromesso e l’atto. Di certo sappiamo che il probabile acquirente è un imprenditore che possiede dei terreni proprio vicino al nostro podere. Si tratta di una donazione che, comunque, non presenta precisi vincoli che possano ostacolare una vendita. L’ispettoria ha fatto tutte le indagini del caso. Le carte sono in regole. L’accordo – aggiunge don Giuseppe Troina – prevede il proseguo di tutte le attività. Dai corsi di cucina a quant’altro che non potevamo più garantire a causa di una gestione diventata molto onerosa. Abbiamo perdite economiche. Se la venderanno ne usufruirà il centro di Gela che ha bisogno di investimenti per continuare ad aiutare e formare i ragazzi. La regione ci affossa, tanto che i nostri colleghi del centro di formazione, hanno accumulato venti mesi di arretrati”. Le dimissioni di padre Raimondo Giammusso apriranno la strada a don Paolo Terrana. “Sono impegnato nella scuola nel centro professionale – sostiene don Giammusso – Ho preferito lasciare la direzione a Terrana. Ufficialmente sono ancora in carica, in attesa della nuova nomina. Ho dovuto lasciare perché mia mamma non sta molto bene. Nessuna polemica in corso”.

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