Salme in loculi provvisori a Farello, Greco a Cirignotta: si interroghi sulle somme vincolate all’edilizia cimiteriale

 
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Gela. Novecento salme collocate in loculi provvisori, altre ferme in obitorio per settimane in attesa della sepoltura.

Sono questi alcuni dei disagi registrati al cimitero di contrada Farello finiti, da una settimana, sotto la lente d’ingrandimento della politica. Il primo intervento è stato adottato dal sindaco Domenico Messinese, col rinnovo di un mese dell’incarico alla ditta “Clean service”. Decisione che ha permesso di garantire la sepoltura ai cadaveri. Per evitare che il problema si ripeta la vicenda approderà in Aula, grazie all’interrogazione presentata dal capogruppo del Partito democratico, Enzo Cirignotta.

“La mancata programmazione dell’edilizia cimiteriale – spiega Cirignotta – obbliga l’amministrazione comunale a requisire continuamente i loculi ai titolari delle confraternite private”. Il problema, in verità, va avanti da anni e non aveva risparmiato nemmeno la precedente amministrazione comunale in quota Pd che aveva dato il via libera a edificare nuove confraternite senza utilizzare le somme di compensazione per la realizzazione dei loculi mancanti. In città annualmente i decessi sono circa 600, 300 dei quali vengono destinati in loculi comunali. All’appello mancano circa 300 nuovi loculi.

“Parlar male degli assessori della passata giunta Fasulo suona come un alibi per nascondere la propria incapacità – tuona Lucio Greco, esponente di Un’Altra Gela, contro il sindaco – Il consigliere Cirignotta – aggiunge – non dovrebbe denunciare la mancata programmazione in tema di edilizia cimiteriale solo oggi, né dovrebbe interrogarsi solo oggi, sulla sorte di circa 1.600.000 euro, somma vincolata all’edilizia cimiteriale”. 

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