Saltano i controlli contro l’abbandono dei rifiuti, pochi vigili: “Molti hanno certificati medici”

 
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Gela. E’ durato poco più di un mese il piano straordinario di controlli contro l’abbandono dei rifiuti in strada che ad inizio dicembre è stato varato dal commissario Rosario Arena. Il colonnello ha predisposto verifiche in strada durante le fasce orarie più “calde”, con una percentuale di violazioni superiore (dalle 21 e fino alle 24 e ancora dalle 5 e fino alle 7). Per questo motivo, ha deciso di impiegare gli agenti di polizia municipale. Adesso, però, è costretto a fare marcia indietro. Non c’è un numero adeguato di vigili urbani e quelli che dovrebbero effettuare i controlli sono sottoposti a “limitazioni lavorative” decise dal medico a causa delle loro condizioni di salute. Insomma, salta tutto. “Non riesco a trovare un numero adeguato di agenti della municipale – spiega Arena – ho provato a predisporre controlli serrati nelle ore notturne e alle prime luci dell’alba, secondo noi sono le fasce più a rischio. Purtroppo, ho dovuto revocare l’ordinanza perché non trovo collaborazione. Quando cerco di fare qualcosa per la città, insorgono i sindacati. Non so come muovermi. Non trovo collaborazione da parte di nessuno”.

Senza un numero di agenti adeguato non ci sarebbe la possibilità di rispettare lo stacco di undici ore consecutive di riposo tra un turno e l’altro. Vincoli normativi che i sindacati del settore hanno chiesto di far rispettare. Di conseguenza, Arena non ha potuto far altro che bloccare il provvedimento. “A questo punto, quando arriverà l’autorizzazione – conclude – collocheremo le telecamere. Sono però convinto che bisognerebbe lavorare sette giorni su sette in una città come questa. Io ci sto provando, ma non mi posso mettere contro la legge e poi ci sono le indicazioni mediche attestate dai certificati”.

5 Commenti

  1. …se il commissario/colonnello volesse continuare con i controlli serrati contro chi continua imperterrito a depositare i rifiuti urbani ed etra urbani, sa come fare. Nessuno vieta al commissario di fare ricorso a personale esterno al quale affidare il controllo del territorio. Si chiamano vigilante, si chiami personalità in mobilita da altri comuni, si chiami come vuole lui ma non può lasciare incustodito un servizio di vitale importanza contro chi continua a commettere reato contro il decoro urbano. Lui può perché non ha nessun c.c. che glielo può impedire.

  2. Come successe a Roma ci si appoggia ai certificati medici per non adempiere al proprio dovere. Se il commissario da’ lo straordinario per i controlli, penso che non si ammala nessuno. Basterebbe dare i controlli ai vigilantes e pagarli con le multe.

  3. È più comodo stare al calduccio dietro ad una scrivania.
    Mentre nelle città serie i vigili svolgono il proprio servizio anche quando diluvia, a Gela,
    come c’è un po’ di vento si imbosca chi può .

  4. io credo che anche i vigili hanno paura…paura di beccare le persone che buttano i rifiuti, e che poi fancendogli la multa, gli brucerebbero l auto….
    ma poi il comandante non da’ l’esempio facendo qualche turno notturno….tanto dall’auto fermo imboscato…puo’ anche lavorare al pc….

    io i vigili li vedo quasi sempre al bar… non si stancano li?

    se non possono fare quel lavoro perche’ non li mandano in prepensionamento e prendono dei giovani…

    poi io li manderei a visita e verificherei i veri ammala oppure quelli falsi.

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