Sanità locale in coma profondo, Giudice: “Fuori la politica, basta passerelle”

 
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Il vicepresidente del consiglio comunale Paola Giudice

Gela. Troppa campagna elettorale e pochissimi fatti e ora anche lo stop alla rianimazione all’ospedale “Vittorio Emanuele”, così come abbiamo riferito ieri. Per il consigliere indipendente Paola Giudice, la politica è assente mentre le scelte a danno della città si susseguono. “Comprendo che si è aperta la campagna elettorale per le regionali, continuo a non comprendere il livello di demagogia, retorica e populismo che aleggia su temi cruciali che interessano tutti i cittadini e due, tra le tante questioni aperte, sono la pulizia della città e il buon funzionamento della sanità pubblica. Chi è deputato a risolvere i problemi – dice Giudice usando anche espressioni piuttosto precise e rivolte ai rappresentanti istituzionali locali – in questi decenni ha fatto finta di affrontarli diramando solo  qualche comunicato stampa di circostanza. È notizia di ieri che all’ospedale “Vittorio Emanuele” è fuori funzione il reparto di rianimazione, tra i più delicati, anzi il più prezioso e se esiste deve funzionare dato che in rianimazione vanno i pazienti che hanno subito un intervento delicato o che, per mille altre ragioni o per eventi non programmati, rischiano la vita e solo la degenza in rianimazione può salvarli”.

Il consigliere l’aveva già spiegato nel recente passato ed è ancora più convinta che la politica debba stare fuori dal sistema sanitario e dalle nomine. Da poco, l’intero management di Asp è stato riconfermato quasi in blocco, nonostante un’emergenza costante del sistema sanitario locale. “Ma cos’altro deve accadere nella sesta città siciliana, abbandonata negli ultimi vent’anni da tanti uomini potenti che hanno rappresentato la città nelle altre istituzioni della politica regionale? Basta con le passerelle – aggiunge – noiose, ingombranti, assolutamente inutili. Basta con le nomine politiche dentro la gestione diretta della sanità pubblica. Il sistema malato delle nomine va avanti da più di quindici anni. Ha attraversato il centro, la sinistra e la destra, indisturbato, e sono tanti che ancora parlano di dare spazio al merito e alla fine lo spazio è solo per sé stessi e per le perenni campagne elettorali”.

1 commento

  1. Da un bel po’ che la famiglia Giudice è in campagna elettorale.
    E pensare che ne avete avute opportunità, prima con la Borsellino e poi con crocetta e ora a tre mesi delle regionali razzolate male.
    Io non vado più a votare solo per l’incapacità dei rappresentanti Gelesi che non hanno mai saputo portare dignità al territorio sud della provincia. Non ho più fiducia di nessuno.

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