“Santa Barbara” conferma, “nostri medici hanno accertato positività paziente arrivata da ospedale”

 
2

Gela. L’arrivo della paziente poi risultata positiva al Covid, dopo il primo passaggio al “Vittorio Emanuele”, ha messo a rischio pazienti e personale della clinica “Santa Barbara”. Dalla struttura di Macchitella confermano quanto accaduto e danno merito alla prontezza dei loro medici, che hanno compreso i sintomi della donna, evitando qualsiasi forma di contagio. “Giunta al pronto soccorso del “Vittorio Emanuele” per un forte mal di pancia, la paziente non è stata sottoposta al tampone in quanto priva dei classici sintomi riconducibili al Covid 19 – fanno sapere della struttura privata – in conformità agli accordi siglati fra le due strutture ospedaliere, la donna è stata trasferita al “Santabarbara Hospital”, che da circa un mese ha predisposto trenta posti letto proprio per accogliere i degenti non covid provenienti dal “Vittorio Emanuele”, unico covid center della città. Arrivata al Santabarbara, la paziente è stata subito visitata dagli specialisti di medicina generale che, insospettiti da alcuni sintomi, hanno deciso di effettuare il test sierologico per il coronavirus. Risultata positiva al Covid, è stata immediatamente rimandata al Vittorio Emanuele. La donna, pertanto, non ha avuto accesso ai reparti del Santabarbara e non è entrata in contatto con i pazienti lì ricoverati”. I medici in servizio a Macchitella hanno approfondito quei sintomi che inizialmente al “Vittorio Emanuele” erano stati classificati come non Covid.

“Non sussiste quindi alcun rischio di contagio Covid per i degenti del Santabarbara Hospital – concludono nella nota – vanno sottolineate, anzi, la prontezza e la diligenza dei medici che, dopo un’attenta anamnesi del racconto clinico della paziente, hanno fatto disporre il test sierologico, evitando che una persona asintomatica venisse ricoverata lì e contagiasse gli altri pazienti della clinica, fra cui gli ospiti della Rsa. Attualmente la donna è ricoverata al Vittorio Emanuele e tenuta sotto controllo per monitorare l’evolversi dei sintomi”. Rispetto a quanto raccontato da questa testata sulla vicenda della donna, il manager Asp Alessandro Caltagirone ha parlato di “notizia imprecisa”, spiegando che i protocolli sono stati rispettati.

2 Commenti

  1. Continuano a dimostrare la grande professionalità dei medici del pronto soccorso di Gela.
    Meglio starci lontani e rivolgresi ad altre strutture.

  2. Un plauso va anche a Caltagirone. Siamo in mano a nessuno. Uno che cerca di difendere l’indifendibile non merita di stare in quel posto. Meno male che ci sono professionisti coscienti e bravi, capaci di fare il proprio lavoro e non presi dalla politica e messi a rivestire cariche che non gli spettano per meriti.

Rispondi a seccato Cancella la risposta

Please enter your comment!
Please enter your name here