Sanzione revocata a Caltaqua, Comune pagherà quasi 200 mila euro: commissario autorizza

 
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Gela. Quasi duecentomila euro per una sanzione che venne irrogata tredici anni fa a Caltaqua ma che fu successivamente annullata dal Tar Palermo. Il tribunale civile ribaltò definitivamente, disponendo l’obbligo di pagamento a carico del Comune e in favore della società italo-spagnola, comprensivo di interessi: fino ad arrivare ad un ammontare di oltre 196 mila euro. Ad oggi, il municipio non aveva adempiuto e così su sollecitazione del Tar, al termine del giudizio di ottemperanza, si è insediato un commissario ad acta. La sanzione iniziale venne comminata dal Comune perché Caltaqua non aveva dato indicazione sugli allacci che erano stati effettuati in quel periodo. Monitoraggio che per gli uffici municipali era necessario, così da censire anche eventuali immobili abusivi. Il Tar escluse che ci fossero le condizioni per imporre la sanzione, ammontante allora a centomila euro. La società italo-spagnola agì per riottenere le somme, aumentate dagli interessi. Il debito fuori bilancio, intanto maturato, sarà comunque coperto nonostante la fase di aperta crisi del municipio. Analizzando i capitoli di bilancio, il commissario ha trovato disponibilità e così si procederà alla liquidazione delle somme. C’è stata un’ampia interlocuzione tra lo stesso commissario e il dirigente al bilancio Loredana Patti, che poneva dubbi sulla copertura, data l’assenza di atti finanziari.

Il pagamento, invece, verrà garantito, senza alcuna decurtazione. Nel provvedimento, il commissario ad acta insediatosi dispone inoltre  che venga trasmesso sia al collegio dei revisori che alla procura generale della Corte dei Conti. Quello dei debiti fuori bilancio, come già rilevato proprio dai giudici contabili, continua ad essere un capitolo assai delicato per Palazzo di Città, anche nel pieno della crisi finanziaria.

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