Sara Cavallo passa a Forza Italia: “Giunta arroccata…non vogliono condividere con nessuno le loro scelte”

 
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Cavallo ha più volte sollecitato l'avvicendamento in consiglio comunale

Gela. Entrata in consiglio comunale con i grillini del Movimento cinque stelle, adesso

il consigliere comunale Sara Cavallo passa ufficialmente tra le fila dei forzisti (come anticipato ieri).

Il nuovo “acquisto” forzista. L’ex capogruppo grillina ha scelto il progetto dei fedelissimi di Pino Federico, deputato uscente in cerca del terzo mandato all’Ars, aggiungendosi agli altri due consiglieri comunali Salvatore Scerra e Crocifisso Napolitano. “Da mesi collaboro con loro – dice il consigliere – mi è sembrato quasi un passaggio naturale. Sono stata convinta dal progetto politico e dalla voglia di far rialzare questa città”. Dopo il divorzio dai cinquestelle, Sara Cavallo è confluita nel gruppo misto in consiglio comunale, non senza disdegnare approcci politici con la giunta Messinese.

L’idillio, però, non è durato troppo. “Questa giunta è arroccata su sé stessa – dice ancora – non c’è alcuna condivisione nelle scelte amministrative. Anche per questo motivo ho scelto un progetto diverso”. Così, i forzisti, almeno in aula consiliare, toccano quota tre, così come quelli di DiventeràBellissima, vicini invece a Nello Musumeci. Alla presentazione ufficiale di oggi, c’erano i vertici locali degli azzurri, ma anche l’indipendente Salvatore Sammito, che comunque, pur eletto in quota Lucio Greco, non ha mai nascosto la sua vicinanza a Forza Italia. Un’adesione, quella di Sara Cavallo, che sembra proprio il prodotto ultimo di una mediazione condotta da una parte dei forzisti, fedeli a Pino Federico. Non a caso, il consigliere comunale Salvatore Scerra e il coordinatore cittadino Emanuele Maniscalco hanno tenuto a battesimo il nuovo “acquisto”, in attesa dell’esito elettorale di novembre e, quindi, di pesare le forze in consiglio comunale. Probabilmente, la giunta Messinese, dopo il fallimento dell’eventuale intesa con il centrodestra, dovrà fare a meno di un altro consigliere tra quelli che potevano assicurare un sostegno, soprattutto in aula.

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