Sarte e volontari, “aiutateci a realizzare mascherine”: Farruggia, “sindaco coinvolga i cittadini”

 
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Gela. Sarte, volontari e chiunque abbia la capacità di realizzare mascherine possono mettersi a disposizione della cittadinanza. Un patto di mutuo soccorso, in una fase di emergenza assoluta. Il consigliere comunale del Movimento cinque stelle Virginia Farruggia propone la strada dell’autoproduzione, per cercare di aumentare il numero di mascherine e presidi di sicurezza disponibili contro il contagio. Spiega che si può seguire l’esempio di altri Comuni dell’isola. “Abbiamo rilevato come in un momento così drammatico, in cui dovremmo solo pensare a prevenire la diffusione del virus, non avendo posti letto di rianimazione adeguati né strumenti per trattare un numero elevato di positivi con sintomi importanti, non abbiamo neanche la possibilità di cautelare il nostro personale sanitario né tanto meno i nostri malati con un sistema immunitario a rischio, con i dispositivi di protezione individuale – dice – in questi giorni abbiamo cercato di capire se ci potessero essere delle soluzioni praticabili per agire adesso, nel momento dell’emergenza delle altre regioni e di quella che potrebbe travolgere la Regione Siciliana da qui a breve, vista anche la crescita della curva esponenziale dei contagi di questi giorni. Riteniamo che ogni Comune debba fare la propria parte, anche con gli strumenti dettati dall’emergenza nazionale che il governo ci fornisce”.

Secondo il consigliere comunale, diventa fondamentale coinvolgere tutti. “Intervenire nella produzione di mascherine, grazie alla disponibilità di sarte, tappezzieri e volontari in generale e alla generosità di vivaisti e chiunque altro si è trovato nella condizione di donare materiali come il Tnt 110. Riteniamo che questa iniziativa aiuti le persone a sentirsi parte attiva sia del problema ma anche della soluzione – aggiunge – e in un momento di isolamento sentirsi vicini a chi ha bisogno di cure ma anche a chi è in prima fila chiamato ad affrontare l’emergenza del virus senza poter pensare di cautelare sè stesso. Anche Gela, come gli altri comuni, siamo certi, ha la voglia di mettere in campo la propria rete di solidarietà che ha sempre distinto il nostro territorio nei momenti più difficili. E’ arrivato il momento di attivarci e non subire le restrizioni che forse non saranno sufficienti ad ammortizzare il duro colpo. Servono azioni di contenimento del contagio per chi non può stare in casa ad ottemperare alla richiesta di isolamento, ma anche per chi esce da casa per i motivi consentiti dall’ultimo decreto del governo”. La grillina ritiene che l’amministrazione comunale possa intervenire con un avviso pubblico, rivolto all’intera popolazione.

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