Scaffali vuoti e code alle pompe di benzina, in città la “psicosi” si fa sentire

 
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Gela. Anche in città torna la “psicosi dello scaffale vuoto”. In diversi supermercati, gli scaffali di pasta, farina e olio sono stati presi letteralmente d’assalto. Lo sciopero degli autotrasportatori, la paura che aumentino ancora i prezzi o che gli scaffali non vengano riassortiti a causa della guerra in Ucraina, ha portato negli ultimi giorni ad una corsa ai supermercati. Scene che ci riportano inevitabilmente al lockdown di due anni fa.
La psicosi è causata da una serie di notizie allarmistiche in giro e in assenza di chiari, istituzionali e motivati inviti alla calma, rischia di dilagare.
La paura che la guerra possa al più presto raggiungerci, poiché sempre più vicina ai confini Nato, ha di fatto portato la popolazione a riempire le dispense e i frigoriferi. I gestori dei supermercati continuano a rassicurare la popolazione affermando che ad oggi le consegne dei generi alimentari continuano regolarmente.

Stessa situazione anche nelle stazioni di servizio , dove per tutto il week end automezzi e moto hanno formato file chilometriche in attesa del proprio turno per rifornirsi. Anche in questo caso un comportamento del tutto immotivato poiché, non avendo rispettato il termine di preavviso di 25 giorni, lo sciopero previsto per ieri non ha di fatto avuto luogo.

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