Scandalo esenzioni ticket, la finanza scopre 5400 richieste false: c’è un buco di quasi 2 milioni

 
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Gela. Sono state accertate 5400 richieste false per ottenere l’esenzione dal pagamento del ticket, causando un buco dalle casse dell’Asp di circa 1 milione e 900 mila euro.

C’erano anche due insegnati, avvocati e liberi professionisti tra chi ha cercato di beneficiare illecitamente dell’esenzione del ticket. A smascherare la truffa è stata un’azione congiunta tra i militari della Guardia di finanza e i camici bianchi del Distretto sanitario, retto da Giuseppe Piva. “Attualmente sono state recuperate 334 mila euro oltre le spese postali – ammette Piva, direttore del Distretto sanitario – La regolarità di tutte le autocertificazioni presentate ai nostri uffici di via Parioli viene monitorata dal Ministero delle finanze, ufficio delle Entrate. Complessivamente, in tutto il Distretto sanitario sono oltre 24 mila i soggetti che hanno diritto all’esenzione. Si tratta per lo più di persone affette da particolari patologie e quelle che occupano la lunga e crescente lista dei disoccupati. Probabilmente, erroneamente sono finiti tra quelli che hanno presentato richieste irregolari – prosegue – anche commercianti costretti ad abbassare la saracinesca e cessare l’attività per la crisi economica. In verità, in queste circostanze, i titolari di partiva iva non hanno diritto all’esenzione dal pagamento del ticket”. Il rinnovo delle istanze, intanto, ha creato una nuova emergenza agli uffici Asp di via Parioli 46. A causa delle lunghe file di attesa si sono vissuti momenti di tensione che hanno richiesto l’intervento delle forze dell’ordine. Intorno alle 9 del mattino, ieri, gli agenti del commissariato di polizia hanno sedato una rissa all’ingresso dello stabile dell’Asp, nel rione Caposoprano. Qualche ora più tardi è stato sollecitato anche l’arrivo dei carabinieri. Tra i dipendenti c’è chi teme il peggio. “La situazione si ripete ogni anno, con la scadenza delle esenzioni – commenta Giuseppe Piva – Per fare fronte alle numerose richieste, abbiamo attivato tre sportelli e chiesto al management dell’Asp nissena retta da Carmelo Iacono di potere garantire anche i turni pomeridiani. Sarebbe tutto più semplice se i medici di famiglia, autorizzati a conoscere in anteprima tutti i soggetti che beneficiano dell’esenzione, comunicassero i dati ai loro assistiti evitando di presentare tempestivamente le autocertificazioni ai nostri uffici. Gli stessi utenti, invece di dare vita a attese estenuanti presso i tre uffici di via Parioli, potrebbero inoltrare le loro istanze tramite il portale dell’Asp. In questa circostanza è stato istituito un apposito sportello anche se, dall’inizio dell’anno, sono state effettuate solo 6 richieste”.

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