Schianto mortale a Sant’Ippolito, un’anziana perse la vita: condannati i conducenti delle due auto

 
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Gela. Un violentissimo impatto tra due auto, a Sant’Ippolito, all’incrocio

tra via Livorno e via Riace. A perdere la vita fu un’anziana, l’ottantenne Rosaria Voddo.

Lo schianto a Sant’Ippolito. Dopo diversi anni dallo schianto, arrivano due condanne. Tre anni di reclusione a Calogero Greco, che era alla guida di una Mercedes, e un anno e quattro mesi, con pena sospesa, per Angelo Piazza, conducente dell’Audi sulla quale viaggiava anche l’anziana. L’impatto fu talmente violento da non lasciare scampo alla donna, in auto insieme ad altre tre persone, compresa una bambina di pochissimi giorni. In base alla ricostruzione condotta in aula dal pm Pamela Cellura, sarebbe stato proprio Greco, a causa dell’alta velocità e del tasso alcolemico superiore a quello consentito, ad impattare contro l’Audi che, intanto si stava immettendo lungo la via principale, pur non rispettando la precedenza.

Così, per il pm, entrambi contribuirono all’impatto. I difensori dei due imputati, gli avvocati Davide Limoncello e Lara Amata, però, hanno descritto dinamiche diverse, nel tentativo di rivedere le responsabilità dei loro assistiti. A pesare, è stata soprattutto la perizia tecnica che ha delineato quanto accaduto a quell’incrocio, con la Mercedes che sarebbe piombata contro l’Audi già in movimento. Il giudice Miriam D’Amore ha accolto le richieste di condanne formulate dall’accusa.

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