Lorefice, “Su Timpazzo silenzio giunta e Musumeci porta tutti i rifiuti dell’isola”

 
1

Gela.  Sull’aumento dei quantitativi di rifiuti conferibili a Timpazzo, i grillini continuano a contestate le scelte della Regione. Il senatore Pietro Lorefice chiama in causa anche l’amministrazione comunale. “Gela non può e non deve diventare discarica di Sicilia. La Regione ha già da tempo pianificato, con la complicità della Srr4 e il silenzio assenso del sindaco, di fare di Timpazzo l’hub di smaltimento dei rifiuti di mezza isola, autorizzando il raddoppio del quantitativo di rifiuti da accogliere da 450 a 900 tonnellate al giorno. Questo progetto di ampliamento è in contrasto con lo stesso piano rifiuti della Regione siciliana che esclude in siti sottoposti a vincolo, qualsiasi autorizzazione per ampliamento o nuova progettazione dell’impiantistica, il divieto è imposto nelle zone della Rete Natura 2000. Non solo, il progetto risulta in contrasto con ben due strumenti di pianificazione del territorio, il piano di risanamento ambientale e il piano di gestione della Riserva Biviere e dei siti della Rete Natura 2000, entrambi approvati dalla Regione e sovraordinati allo stesso piano rifiuti. Infine, già il precedente ampliamento della discarica di Timpazzo risultava violare una norma statale, per la precisione il Dm 17 ottobre 2007 che vieta la “realizzazione di nuove discariche o nuovi impianti di trattamento e smaltimento di fanghi e rifiuti nonché ampliamento di quelli esistenti in termine di superficie.
Siamo pronti ad alzare le barricate”. La posizione del senatore, ufficializzata dopo quella dei grillini all’Ars, è ancora più consistente, anche da un punto di vista politico, perché fa parte della commissione parlamentare d’inchiesta sulle attività illecite connesse al ciclo dei rifiuti. “È attesa nei prossimi giorni la decisione del Comitato tecnico specialistico sul progetto di ampliamento della discarica di Timpazzo su cui la Regione ha stanziato 15 milioni di euro, mentre la Srr4 non ha ancora ottemperato alle prescrizioni Aia legate al progetto della vasca E, quella sottoposta ad ampliamento, del 2013 e nel decreto autorizzativo per l’ampliamento. La Regione – aggiunge – che dovrebbe controllare le ottemperanze, concede piuttosto altri sei mesi di tempo autorizzandoli ad iniziare i lavori”.

Anche Lorefice, come fatto dai deputati Ars Di Paola, Damante e Trizzino, ma anche dal consigliere comunale Virginia Farruggia, teme enormi ricadute ambientali. “L’isola intera piange un problema gravissimo nella gestione dei rifiuti, aggravato recentemente dalla situazione della discarica di Lentini. Ma la soluzione non può essere quella di continuare a devastare un territorio già martoriato da decenni con l’ampliamento della discarica di Timpazzo, così, allo stesso modo, nemmeno quella di condannare la Sicilia e i siciliani a dover moltiplicare i costi per trasferire i rifiuti fuori Regione. La verità è sotto gli occhi di tutti, l’incapacità di programmare una gestione ordinaria dei rifiuti, coerente con i nuovi orientamenti e direttive europee sull’economia circolare, già recepite dal governo Conte II, sta condannando e penalizzando quelle aree in cerca di riscatto, dopo anni di inquinamento forsennato. Constatato il totale fallimento delle scelte politiche portate avanti da parte della giunta Musumeci, un fallimento che ben presto – conclude Lorefice – potrebbe mostrare pesanti ricadute nel territorio gelese, non c’è tempo da perdere. Bisogna confrontarsi al più presto, tra tutti gli attori coinvolti, per tracciare una proposta sensata prima che sia troppo tardi e che la stessa Regione cali dall’alto scelte che potrebbero rivelarsi disastrose”.

1 commento

  1. E’ possibile mai che il sindaco non si opponga a questo scempio e proprio vero che GELA ormai agli occhi di chi ci guarda rappresenta il buco del c…
    del mondo

LASCIA UN COMMENTO

Please enter your comment!
Please enter your name here