Eschilo Tennis Club: verso l’eccellenza!

 
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Gela. Benché fosse agli albori della sua storia, l’Eschilo Tennis Club di Totò e Raffaele Giudice è entrato in pompa magna nell’universo tennistico nazionale. Un mese circa fa ho parlato di un nuovo impianto (il Padel) che ha arricchito e valorizzato la già ragguardevole struttura di una buona area di Viale Enrico Mattei a Macchitella. Struttura che è un autentico fiore all’occhiello della città, la quale non sempre è attenta e solerte nel crearne di nuove e indispensabili (penso al Campo di Atletica Leggera e alla Piscina) e che fatica persino a tenere in piena efficienza quelle che già esistono.  L’Eschilo Tennis Club, alla maniera di un rullo compressore, è passato, attraverso una serie prodigiosa di vittorie in tornei provinciali e regionali dalla Serie D3 alla D2 prima ed infine, quest’anno, alla D1, che vuol dire l’entrata di diritto a svolgere campionati regionali in cui militano formazioni storiche come quelle di Palermo, Catania, Messina, Siracusa. Mai, prima di adesso, il Tennis gelese aveva raggiunto livelli così prestigiosi. I quattro cavalieri più uno, autori di questo prodigio, sono Davide Potenza, Giulio Quattrocchi di 16 anni, Scollo Vincenzo di 16, Gallo Francesco di 16 e Maniscalco Giuseppe di 18. Tutti guidati e plasmati dalle mani esperte di Raffaele Giudice, attualmente impegnato a scalare i vertici dell’eccellenza degli allenatori frequentando un corso biennale di alta specializzazione.

Anche quest’anno la Federazione Italiana Tennis ha stilato le cinque classifiche dei club che si sono distinti nelle varie categorie che sarebbe piuttosto arduo spiegare a chi non è vicino al Tennis. Nella categoria “Basic School”, l’Eschilo Tennis Club di Gela è risultata la prima in Sicilia e sedicesima, su circa quattrocento, in quella nazionale. A rendere più prezioso il punteggio finale dell’Eschilo Tennis Club, hanno contribuito anche delle piccole stelle che si sono affacciate nel variegato firmamento del tennis: parlo di Salvatore Giudice di 9 anni ed Ettore Trubia di 10. Benché di dimensioni corporali quasi in miniatura, essi non annegano certo nello spazio che devono difendere. Vederli giocare ti procurano irrimediabilmente emozioni. Ogni loro passo  di qua dalla rete che taglia in due il campo, non è che un passo di danza che li prepara e li struttura fortemente anche nella danza della vita. Di Salvatore Giudice, benché universale, spettacolari sono la Volée e soprattutto il Drop shot (ossia il colpo smorzato, forse il più elegante e annichilente colpo del tennis- Colpo in cui, tra gli altri, sono stati e sono maestri John McEnroe, Roger Federer e Novak Djokovic); mentre Ettore Trubia si distingue per essere un formidabile attaccante da fondo campo (per intenderci alla Borg) ma avviato ad essere anche lui un bravo universale (capace di gestire al meglio qualunque colpo). Sia Salvatore Giudice che Ettore Trubia fanno parte, in pianta stabile, della rappresentativa regionale, tanto sono tenuti in considerazione dalla Federazione Siciliana Tennis che li recluta ogni mese per un lavoro collegiale a Palermo. Ma bravo, prossimo al livello dei sopra citati, è anche un altro ragazzo di dieci anni, Gaetano Fasciana, anche lui meritevole del grande balzo. Ma nel vivaio figurano anche altri ragazzi di talento che aspettano la grande occasione per dimostrarlo pienamente. Tra le donne, spicca maggiormente il nome di Giorgia di Gesu, una quasi quattordicenne che, già a soli dodici anni campionessa regionale, è destinata, forse meglio sarebbe dire “predestinata”, a traguardi che non è esagerato definire lusinghieri; anch’essa fa parte dell’elite regionale, molto attenzionata dalla Federazione Siciliana Tennis.

1 commento

  1. Gent.mo Rosario Di Natale, in riferimento all’articolo a sua firma, sui risultati del TC Eschilo, mi corre l’obbligo di metterla a conoscenza di una verità storica sul tennis gelese, che probabilmente per disinformazione, ha omesso. I traguardi, le vittorie e la partecipazione in campionati regionali “in cui militano formazioni storiche come quelle di Palermo, Catania, Messina, Siracusa” giusto per citarla, il tennis gelese non solo lo ha già fatto, ma ne è stato straordinario protagonista. Infatti il Tennis Club del Dopolavoro Eni, ha portato il nome di Gela, in ambito tennistico, a vertici davvero mai raggiunti finora. Il TC Dopolavoro è stato il primo club a Gela, il club storico della città, quello che ha ottenuto traguardi e vittorie, sia individuali che di squadra nel panorama regionale tennistico già fin dagli anni “70. Tutti gli sportivi gelesi, soprattutto coloro che giocano a tennis conoscono i giocatori, la storia e le vittorie del TC Dopolavoro Eni in quegli anni, sotto la guida di Roberto Romagnoli vero pioniere del tennis gelese, dove davvero ti confrontavi con i più forti tennisti siciliani provenienti dalle grandi città siciliane. Tali precisazioni sono necessarie per ricondurre nel giusto alveo i fatti e la storia del tennis nella nostra città, solo per amore di verità, senza alcun spunto polemico con il circolo dell’amico Raffaele, che si è formato, peraltro, proprio nel Club del Dopolavoro, ispirandosi a coloro che quei campi già calcavano. Volendo tralasciare le affermazioni individuali di chi le scrive, unitamente a quelle degli altri “ragazzi” dell’epoca, di cui un gruppetto classificati di categoria C, quando le classifiche erano ben diverse da quelle attuali, e concentrando l’attenzione nelle competizioni a squadre, le posso menzionare i seguenti prestigiosi risultati:
    Nella Coppa Italia, competizione a cui il Dopolavoro partecipa fina da metà anni 70, qualificandosi sempre per il tabellone regionale, raggiunge il suo miglior risultato nel 1982, dove dopo aver sconfitto nei primi due turni gli squadroni catanesi e palermitani (quest’ultimi del TC Pallavicino testa di serie n. 2), approdano nel gotha del tennis regionale, arrivando al raggruppamento finale a 4 e classificandosi al 3° posto assoluto dietro due storici circoli siciliani, TC Montekatira di Catania ed il blasonato TC Palermo. Dopo Catania e Palermo c’era Gela, fra le migliori racchette siciliane di quegli anni. I ragazzi di Gela, che componevano quello squadrone, l’anno dopo furono tutti classificati per merito in categoria C, anche perché dominavano i vari tornei regionali individuali di categoria. E nonostante il salto di categoria, in serie C, fin dall’anno successivo, il 1983, i risultati si confermarono, raggiungendo nel 1985 il tabellone regionale, superando il primo turno e venendo sconfitti alle soglie della semifinale dal TC Palermo (favorito n.1), ma classificandosi al 5° posto assoluto nella classifica finale della Serie C siciliana di tennis. Risultato che veniva bissato in serie C nel 1986 dove si classificava fra le migliori espressioni del tennis siciliano. Ben davanti a città quali Ragusa, Trapani, Agrigento, Caltanissetta, Enna, e a parecchi Tennis Club siracusani, catanesi e palermitani. i nomi di quei “ragazzi”, le epiche battaglie e le vittorie della domenica mattina sui campi del Dopolavoro, sono rimasti scolpiti nella memoria di tutti gli sportivi gelesi tennisti e non. Averlo sommessamente ricordato riporta sul corretto binario la realtà dei fatti, con l’augurio alle giovani leve di rinverdire quei fasti e portare in alto il nome del glorioso tennis gelese.
    Voglia gentilmente provvedere alla pubblicazione sul quotidiano.
    cordiali saluti
    Luigi Cipolla

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