Scongiurato il rischio contagio tubercolosi per il profugo di casa Aldisio

 
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Gela. Sono migliorate le condizioni di salute ed è fuori pericolo il rifugiato politico ospitato alla casa Antonietta Aldisio affetto da tubercolosi. Lo ha affermato il primario del reparto Rianimazione dell’ospedale Vittorio Emanuele, Lucio Antona, che ha seguito il caso sin dal primo momento.

Il ricovero in Rianimazione è stato causato anche dalla  mancanza di una struttura d’immunologia nell’unità operativa di Malattie infettive. Il diciottenne ha superato la fase critica ma dovrà rimanere sotto osservazione. Scongiurato la presenza di una peritonite. Adesso bisognerà però attivare tutte le procedure necessarie affinchè presso la casa di ospitalità non vi sia rischio di contagio. Allo stato gli altri ospiti (38 in totale) non fanno denotare sintomi di contagio. Il diciottenne somalo aveva manifestato dolori all’addome prima del ricovero che ha confermato la presenza della tubercolosi. Per i medici dell’ospedale la situazione è comunque sotto controllo.

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