Sedici operai rientrano in Tekra, c’è l’accordo: avevano lavorato con contratto a termine

 
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Gela. Ritorneranno in cantiere da luglio. Si è conclusa con un accordo bonario, senza l’attivazione della fase del giudizio, la vicenda di sedici operai, che per diverso tempo hanno prestato servizio alle dipendenze di Tekra, ma con contratti a tempo determinato. Alla scadenza, sono stati licenziati. Per due anni non sono riusciti a rientrare. Nelle scorse ore, è però arrivata l’intesa. I legali dei sedici operatori della raccolta rifiuti hanno attivato la procedura, certi del fatto che ci sia stato un improprio uso delle proroghe dei contratti a tempo determinato. Una ricostruzione che ha trovato conforto nell’esito finale della vicenda. Gli avvocati Massimiliano Falvo, Floriana Cafà e Marco Ministeri hanno messo nero su bianco le loro richieste e i legali di Tekra hanno aderito all’accordo bonario, evitando l’avvio della causa nel merito. I sedici lavoratori rientreranno nel cantiere locale dell’azienda campana, che continua a gestire il servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti. La durata garantita è di sei mesi, almeno fino al prossimo 20 gennaio.

Una procedura solidaristica che ha consentito a tutti di ottenere lo stesso risultato, come chiesto dai legali. I lavoratori si sono rivolti alla struttura di Confintesa, coordinata a livello locale da Carmen Caci. Una svolta che giunge in una fase quasi decisiva sul fronte della gestione del servizio. A breve, dovrebbe essere aggiudicata la gara breve da un anno.

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