Seggio conteso, esposto dem su Morselli: “Gravissimo ora Di Cristina spieghi accuse Pd”

 
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Morselli chiama in causa direttamente il Pd

Gela. Un esposto alla procura di Palermo tira in ballo il consigliere di maggioranza Romina Morselli, eletta nella lista del sindaco Lucio Greco. A rivolgersi ai pm palermitani è stata l’esponente nissena del Pd Annalisa Petitto, rimasta fuori dall’assise civica nissena e che ha seguito la stessa trafila della candidata Sara Cavallo, adesso esponente di Fratelli d’Italia, ma rimasta fuori da Palazzo di Città a vantaggio della stessa Morselli. A Caltanissetta così come a Gela, è passato il principio dei quindici seggi da assegnare alla coalizione di maggioranza e non quattordici, come invece ritengono i legali di Petitto e Cavallo, che si sono rivolti al Tar Palermo. In questi mesi, però, è successo di tutto. L’Ars ha rivisto la normativa in materia e con un’interpretazione autentica ha aperto alla tesi delle due escluse. La dem Petitto, nell’esposto, addirittura lancia il sospetto che l’assessore regionale alla funzione pubblica Bernadette Grasso e il direttore generale delle autonomie locali Margherita Rizza abbiano agito per favorire la permanenza in consiglio della vicepresidente della commissione bilancio Morselli. Le due candidate escluse hanno più volte chiesto di accelerare per entrare in consiglio, sulla scorta dell’interpretazione autentica. Hanno scritto ai segretari generali dei due enti, anche se a Palermo intanto una circolare firmata dall’assessore Grasso indica che l’interpretazione autentica vada attuata solo dalle prossime consultazioni, senza efficacia retroattiva a quelle dello scorso anno. Tra Palermo, Caltanissetta e Gela si gioca una partita intricata e che pesa adesso anche sulle sorti politiche della giunta Greco. Nell’esposto si ipotizzano reati di abuso d’ufficio e falso, finalizzati a favorire Morselli e addebitati a Grasso e Rizza. Ai pm palermitani si è rivolta un esponente di punta del Pd provinciale, lo stesso partito che in città sta trattando la permanenza nella maggioranza del consigliere Morselli. “E’ un fatto gravissimo – dice la stessa esponente di “Un’Altra Gela” – ho già dato mandato al mio legale e se ci sono le condizioni, presenteremo una denuncia contro Petitto. Viene infangato il mio nome. Da mesi, vengo presa di mira con istanze continue della candidata Sara Cavallo che chiede la proclamazione in consiglio, quando c’è in corso un procedimento al Tar. Io non ho mai conosciuto né l’assessore Grasso né il direttore generale Rizza. Mi vengono addebitate delle accuse molto gravi. Mi sono sempre limitata ad attendere il pronunciamento del Tar, che la ricorrente ha chiesto di posticipare al prossimo dicembre”.

Morselli, che è tra i consiglieri di riferimento del sindaco, chiama in causa direttamente il suo ex partito, guidato a livello territoriale dall’ormai segretario provinciale Peppe Di Cristina, da giorni in trincea, dopo che l’assessore di riferimento Grazia Robilatte ha presentato le dimissioni. “E’ questo il Pd provinciale – conclude Morselli – Di Cristina non è stato informato dell’azione di un’importante rappresentante del suo partito provinciale? Visto che vuole un chiarimento dal sindaco, venga a chiarire anche le accuse gravissime che mi vengono mosse dal suo partito”. La tensione è alle stelle e il caso del seggio in consiglio comunale adesso potrebbe pesare su una trattativa politica che il Pd, nonostante i venti di “guerra”, vorrebbe comunque concludere con la permanenza nella maggioranza di Greco.

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