Sei stato mio avversario? Allora ti premio!

 
1

Gela. Dopo il puntuale, dirompente e pertinente intervento del consigliere Rosario Trainito nel consiglio comunale di qualche sera fa, credo sia doveroso dare ulteriore luce ad una vicenda che è ormai divenuta piuttosto nota. Nella annunciata ma mancata ristrutturazione della giunta municipale è entrato a farvi parte anche l’UDC e questo non poteva non provocare, per certi aspetti, uno scandalo. O, quantomeno, fa senso apprendere che l’accanito e sdegnato avversario di ieri venga clamorosamente e inopinatamente premiato, senza che abbia nel tempo acquisito particolari meriti. E gli amici, quelli che hanno sempre sostenuto l’avv. Lucio Greco profondendo, in quello che si pensava essere un progetto condiviso, le loro migliori energie? Quelli possono anche attendere! Che cosa poi debbano ancora attendere non si capisce proprio! O, meglio, si è capito molto bene: dietro un promettente “poi” non c’è altro che un categorico e sprezzante “mai”! Intanto non si capisce perché l’UDC, dopo aver sbattuto la porta in faccia all’avv. Lucio Greco, reo di aver consentito al Pd di entrare nella coalizione da lui capitanata, abbia potuto fare una tale e spregiudicata inversione ad U. Ricordo che l’UDC era andato ad infoltire il gruppo della cosiddetta destra per crocifiggere, politicamente, proprio l’avv. Lucio Greco. Ma in politica, si sa, mai dire mai.

Si può, come è successo a Paolo di Tarso, venire folgorati sulla strada di Damasco, ma, nel nostro caso, sulla strada che porta al potere, nonostante che il Pd faccia ancora parte della coalizione di maggioranza. Misteri dell’animo umano. Ma è ancora più stupefacente la dichiarazione di Salvatore Incardona, coordinatore cittadino dell’UDC locale, allorché dice che se il sindaco ce lo chiede, noi siamo disposti a considerare l’offerta. Spero che l’avv. Greco non si sia inginocchiato dinanzi ai nuovi salvatori della città, pur di avere la loro collaborazione. Di quale offerta si trattava? Cito le parole di Incardona: «Un assessorato? Se il sindaco dovesse chiedercelo, noi siamo pronti a dare un contributo». Incredibile! Certo, agli occhi della gente è parso subito chiaro che l’avv. Greco avesse srotolato un elegante tappeto rosso per accogliere la compagine dell’UDC nella coalizione di maggioranza. Tappeto rosso tessuto e confezionato anche dalle mani prodigiose degli assessori regionali Pierobon e soprattutto Turano (si sussurra anche di altri personaggi della politica di certificata caratura). A questo punto era normale che qualche sonoro mugugno venisse dalle formazioni che avevano indotto proprio l’UDC ad abbracciare altri nuovi compagni d’avventura e a rincorrere altri approdi. L’UDC non prova alcun imbarazzo ora che dovrà governare con “l’impresentabile” Pd? Ma pensiamo soprattutto all’imbarazzo di FI e del Pd nel governare con lo stratosferico UDC. Stratosferico perché, a detta sempre di Incardona, con l’entrata dell’UDC si creerebbe un modello Gela credibile. Certo, sarebbe davvero interessante conoscere il disegno e l’architettura di questo avveniristico modello Gela che, sempre a detta di Incardona, il sindaco Greco avrebbe sposato con grande entusiasmo e che lo stesso sindaco vorrebbe portare avanti per la sua strabiliante peculiarità. Comunque, un epilogo che neppure il più fantasioso degli uomini poteva immaginare! E ora? Credo che il cammino di questa giunta municipale nonché del consiglio comunale non procederà se non in un campo minato nel quale tutti dovranno procedere con circospezione e timore. Esattamente e diametralmente l’opposto di quanto si augurassero i cittadini! Certo, l’amore per il potere fa anche ingoiare i rospi più disgustosi ed è quanto abbiamo già visto e probabilmente vedremo ancora fare (vedi FI e soprattutto il Pd).

La città? Dovremo attendere! Ciononostante, il mio gruppo politico, che fa capo a Enzo Pepe, sarà sempre accanto a chi dimostrerà sinceramente il suo amore per questa città, sì problematica quanto tentacolare, ma, per certi versi, anche fascinosa e potenzialmente ricca di futuro.

1 commento

  1. Sono politicamente distante dal Prof. Rosario Di Natale, però la sua disamina dei fatti politici recenti riguardanti la giunta e il consiglio mi sembra precisa. Aggiungerei che continua a vincere l’incoerenza e la scarsa qualità della compagine di governo locale. Se un neo assessore appena nominato dichiara alla Tv di essere un umile servo del sindaco, non della città, beh… mi sia consentito di confermare la mia impressione!

Rispondi a Paolo Cafà Cancella la risposta

Please enter your comment!
Please enter your name here