Senza acqua da nove giorni, la disperazione di un operatore del centro covid

 
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Gela. Operatore del centro covid ospedaliero senz’acqua da nove giorni. Nonostante i solleciti al centralino della società Caltaqua i rubinetti della sua abitazione di via Recanati continuano a rimanere a secco. Il disagio idrico interesserebbe tutte le utenze che insistono lungo l’arteria cittadina in questione, come conferma lo stesso operatore sanitario. “Ho appurato che l’acqua non viene erogata a nessuna utenza di via Recanati – conferma l’uomo – Preoccupa il silenzio da parte dei tecnici della società spagnola. Tre giorni fa (20/01/2022, prenotazione n° 17425), dopo una lunga e inutile attesa del ripristino dell’erogazione idrica – incalza l’operatore del centro covid – ho palesato anche la mia particolare situazione lavorativa. Purtroppo alle promesse non fanno seguito i fatti. Alcuni residenti sono stati costretti a sollecitare l’intervento della autobotti private”.

Ieri, l’uomo è stato costretto a tornare in corsia e indossare l’abbigliamento protettivo senza per questo avere fatto una doccia. “Mi sono svegliato alle due della notte – accusa l’operatore sanitario – e atteso inutilmente. I rubinetti sono ancora a secco. Non ho parole per commentare in quali condizioni sono tornato a lavorare nel reparto Covid e non è solo una questione di mancanza d’igiene personale. Eppure leggo che la società Caltaqua parla di progetto a Macchitella mirato a prevenire il contagio tramite l’acqua erogata alle abitazioni”. Abbiamo contattato un portavoce della società Caltaqua che gestisce il ciclo integrato delle acque nel territorio. Rimaniamo a disposizione per una eventuale replica.

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