Senza bilancio 2017 la giunta cade? Messinese, “è una norma assurda”: sì alle misure correttive della Corte dei Conti

 
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Gela. Arriva il parere favorevole dalla commissione comunale bilancio, ma con un avvertimento alla giunta.

Le misure correttive. I consiglieri, così, hanno detto sì al pacchetto di misure correttive che la giunta porterà in aula, nel tentativo di rispondere alle indicazioni arrivate, negli scorsi mesi, dai magistrati della Corte dei Conti. Correttivi richiesti per rispondere alle criticità riscontrate dai magistrati contabili rispetto ai contenuti del rendiconto 2014. Il parere favorevole, dopo quello dei revisori dei conti, è arrivato da Romina Morselli, Vincenzo Cirignotta, Sandra Bennici e Salvatore Scerra, era assente il grillino Simone Morgana. E’ un sì, però, condizionato. La giunta, infatti, dovrà attuare quelle misure che non sono state ancora messe in atto, ad iniziare dal miglioramento del sistema di riscossione dei tributi, che segna decisamente il passo, facendo soffrire, e non poco, le casse dell’ente.

Senza bilancio…la giunta decade? Il banco di confronto vero, però, sarà soprattutto quello del bilancio di previsione 2017. In base alla normativa regionale e all’interpretazione varata dai giudici amministrativi, la giunta comunale rischia la decadenza qualora il documento finanziario non venisse approvato entro i termini fissati. Insomma, una sorta di sfiducia, certamente non politica. “Per ora – dice il sindaco Domenico Messinese – i sette sindaci dei comuni siciliani coinvolti hanno deciso di impugnare la decisione. Sarebbe una scelta assurda quella di far decadere amministrazioni comunali che, tra mille difficoltà, cercano di portare avanti macchine amministrative complesse come il Comune di Gela. Stiamo mettendo in campo le misure correttive richieste dalla Corte dei Conti, pur non avendo avuto responsabilità gestionali nel passato. Non si possono cambiare le regole durante la partita. A questo punto, nessuno rischierebbe di candidarsi alla guida di una città, sapendo di avere questa spada di Damocle sulla testa”.

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