Gela. Senza commesse sarà difficile garantire normali livelli occupazionali o l’anticipazione degli ammortizzatori sociali. Lo hanno ribadito, anche davanti ai funzionari della prefettura di Caltanissetta, i dirigenti della società Elettroclima.
Allo stato attuale, solo otto dipendenti su un totale di circa sessanta riescono ad operare tra gli impianti della fabbrica Eni di contrada Piana del Signore. La stagnazione di cassa produce forte preoccupazione anche negli operai attualmente in cassa integrazione.
L’azienda, infatti, avrebbe dovuto anticipare i pagamenti ma, stando alle indicazioni emerse in prefettura, non ne avrebbe le possibilità economiche.
A questo punto, i responsabili del gruppo hanno comunicato che chiederanno ufficialmente un incontro ai vertici Eni per comprendere se, nei prossimi mesi, sarà possibile affrontare carichi di lavoro maggiori rispetto a quelli attuali.
I segretari provinciali dei metalmeccanici di Fiom, Fim, Uilm e Ugl, presenti all’incontro, mirano soprattutto a salvaguardare occupazione e retribuzioni per gli operai dell’azienda. Hanno accettato la richiesta di un’eventuale riconvocazione in prefettura, nell’attesa che i dirigenti di Elettroclima ottengono maggiori chiarimenti dai vertici della raffineria Eni.
