Senza lavoro da mesi, riprende protesta ex Trainito: “Da aziende atteggiamento intollerabile”

 
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Gli ex Trainito protestano da mesi davanti ai siti produttivi Enimed

Gela. Come avevano preannunciato negli scorsi giorni, riprende la protesta degli ex lavoratori della Trainito costruzioni. Da mesi, attendono un segnale dalle aziende che stanno portando avanti gli appalti ai quali ha rinunciato il gruppo Trainito. Gli operai, da anni impegnati nell’indotto di Enimed, sono senza lavoro e per mesi hanno presidiato i siti Enimed. Nè Sdl nè Di Cataldo, aziende che operano nell’indotto, hanno risposto alle sollecitazioni del sindacato, che con le segreterie confederali e quelle provinciali di Fillea e Filca chiede il rispetto dei diritti dei lavoratori esclusi. “Non è tollerabile l’atteggiamento di Enimed nei confronti dei lavoratori ex Trainito, la stessa azienda che ha rinunciato all’appalto edile. E’ stato affidato ad Sdl dei fratelli Lorefice e alla Di Cataldo, azienda di Gagliano. La società ennese ha appalti nell’indotto da diversi anni e non capiamo perché non assuma lavoratori gelesi – dicono i segretari Ignazio Giudice, Francesco Cosca e Francesco Sodano – con tutto il rispetto per i lavoratori di altre province. A Gela ci sono ottimi muratori, piastrellisti, verniciatori, gruisti e tante altre professionalità. Il sindacato confederale vuole vederci chiaro sui criteri di assunzione delle ditte, dato che addirittura uno dei lavoratori è stato sottoposto a visita medica a fine ottobre 2019”.

I sindacati hanno informato la prefettura e questa mattina hanno sostenuto il sit in dei lavoratori davanti all’ingresso del centro direzionale Enimed, lungo la 117 bis. “Questa situazione deve finire – concludono – la furbizia non paga e noi rivendichiamo lealtà a beneficio della dignità dei lavoratori che hanno il diritto sociale all’assunzione immediata”.

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