Senza lavoro, Morana: “E’ un’ingiustizia, spero che il sindaco voglia incontrarci”

 
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Morana spiega che la situazione sta diventando insostenibile

Gela. Il mancato rinnovo del contratto da parte dell’azienda “Euroambiente” sta avendo conseguenze molto pesanti sulla sua quotidianità e su quella della propria famiglia. L’operaio Rocco Morana, da settimane impegnato in una protesta per il lavoro insieme al collega Giovanni Iapichello, non ha più risorse per andare avanti e senza un’occupazione tutto diventa ancora più difficile. “Mi appello al sindaco Lucio Greco – dice – vorrei incontrarlo, per spiegargli la situazione. Quella che abbiamo subito io e il mio collega Giovanni Iapichello è una vera ingiustizia. Abbiamo lavorato per anni nella manutenzione del verde e nel giardinaggio in raffineria, anche con la precedente azienda. Ora, pare che neghino pure questo. E’ tutto assurdo. Ho una famiglia da portare avanti, ma come si fa senza un lavoro, che ripeto avevamo fino a poche settimane fa. Noi siamo stati esclusi, con i contratti che non sono stati rinnovati, mentre vengono assunti operai di altre province, spesso parenti dei responsabili delle aziende. Le imprese dell’indotto dovrebbero avere molta più responsabilità e capire che dietro ad un lavoratore ci sono tante altre persone, a cominciare dai figli. Mi appello al sindaco e all’Eni. Ci vogliono controlli nell’indotto, così che vengano rispettati gli accordi, a tutela dei lavoratori locali. Onestamente, non so più come fare”. Anche ieri, Morana e Iapichello hanno chiesto che la loro vicenda venga valutata dalle istituzioni competenti. La vertenza è seguita dal segretario provinciale dell’Ugl metalmeccanici Francesco Cacici. Ci sono state proteste e i due operai hanno ottenuto la solidarietà dei lavoratori dell’indotto. Ad oggi, i responsabili dell’azienda non sembrano intenzionati a ritornare sui loro passi, dopo aver deciso di non rinnovare i contratti dei due operai. Loro invece si appellano non solo alle istituzioni, ma anche alle clausole legali e la vicenda potrebbe a breve finire davanti ai giudici.

“Questo appello pubblico non deve essere visto solo nell’ottica del mio caso e di quello del mio collega di lavoro – conclude Morana – la nostra è una situazione che a questo punto potrebbe toccare molti altri lavoratori della città, scartati per fare posto ad operai che arrivano da altre zone della Sicilia. Tutti abbiamo diritto di lavorare, ma credo che ci vogliano delle tutele e tutto questo non c’è stato. Spero che il sindaco possa cogliere l’appello, perché veramente non so più cosa potrà accadere”.

1 commento

  1. A tutto c’è un rimedio , prendi le valigie ed emigra come fanno tanti . Sei giovane e di sicuro troverai altre opportunità . Buona fortuna !!!!

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