Senza soldi non avrebbe più rivisto la sua auto, manette a Iannì e a due romeni: vittima un pensionato

 
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Gela. Tutto per 180 euro.

Il “cavallo di ritorno”. Così, sono scattati gli arresti del cinquantenne gelese Claudio Iannì, del ventisettenne romeno Andrei Stirbu e della sua connazionale quarantaseienne Renata Paun. Avrebbero organizzato il più classico dei cavalli di ritorno. Vittima un pensionato licatese che, per qualche giorno, aveva prestato la propria vettura alla donna romena, residente a Palma di Montechiaro. Senza soldi, però, l’uomo non avrebbe più rivisto l’auto. Sono stati i carabinieri di Licata a bloccare i tre mentre attendevano di ricevere il denaro. Sono stati trasferiti agli arresti domiciliari nelle loro abitazioni, in attesa di essere sentiti dai magistrati della procura gelese che hanno coordinato le indagini. Iannì e Stirbu risiedono a Gela. I tre sono difesi dagli avvocati Salvo Macrì e Giuseppe Smecca. 

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