Senza stalli per referendum manifesti a terra, Di Paola: “Enorme ritardo della giunta”

 
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I manifesti a terra

Gela. Per pochi minuti, ieri sera davanti a Palazzo di Città, i manifesti del Movimento cinquestelle in vista del referendum del 20 e 21 settembre sono stati collocati a terra, alla base di un albero. Sono poi stati rimossi. Una protesta simbolica, organizzata dal deputato grillino Nuccio Di Paola e da alcuni attivisti locali, per ribadire che la giunta avrebbe dovuto provvedere a fissare gli appositi stalli per i manifesti (a favore del sì oppure del no), che ancora invece non ci sono. Probabilmente, si provvederà entro le prossime ore. “Ci sono stati solleciti anche dalla prefettura – ha spiegato ancora Di Paola che ha lanciato la questione – ma questa giunta la relativa delibera l’ha approvata solo giovedì, mentre avrebbe dovuto emetterla entro il 20 agosto”. Di Paola, sui social, ha avuto un vivace botta e risposta con il vicesindaco Terenziano Di Stefano e ieri sera ha voluto ribadire il concetto, anche politico.

“Purtroppo, gran parte della politica regionale – ha concluso mentre si trovava davanti al municipio – non vuole questo referendum e soprattutto è contraria al taglio dei parlamentari, che invece garantirebbe risparmi importanti per i cittadini. Temono di perdere posti e non c’è volontà di informare gli elettori, dato che a sedici giorni dalle urne mancano addirittura gli stalli dove affiggere i manifesti”.

1 commento

  1. NO al populismo pentastallato , se si vuole il taglio, bisogna partire anche a non pubblicizzare il sì o il NO e di conseguenza con risparmio sulle casse comunali . La gente sa quello che deve votare e non occorre nessuna pubblicità, anzi speriamo che la legge sulle affissioni cambi e così avverrà il taglio alle spese della politica.

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