Senza stipendi da quattro mesi, tensione nell’indotto della discarica Timpazzo: i lavoratori in assemblea

 
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Gela. Senza i pagamenti delle quote dovute dai comuni

dell’ambito tutto si ferma e anche l’indotto della discarica Timpazzo rischia il declino.

L’assemblea a Timpazzo. Sono circa quaranta gli operai che ruotano intorno alle aziende che effettuano i servizi nel sito. Questa mattina, lavoratori e rappresentanti sindacali si sono riuniti in assemblea. Alcune ore, necessarie a manifestare tutto il disappunto per retribuzioni arretrate da almeno quattro mesi. La tensione c’è, ma senza i soldi dei comuni, l’Ato Cl2, che gestisce la discarica, non riesce a coprire i costi, non solo a Timpazzo ma anche all’impianto di compostaggio di Brucazzi. Negli scorsi giorni, le segreterie confederali di Cgil, Cisl e Uil hanno ufficialmente chiesto un incontro al prefetto di Caltanissetta Maria Teresa Cucinotta. In attesa di una risposta, praticamente tutti i comuni dell’ambito che conferiscono a Timpazzo sono in ritardo con i pagamenti. Dal municipio dovrebbe arrivare circa un milione di euro, ma i trasferimenti sono fermi. Per il vicesindaco Simone Siciliano, l’amministrazione comunale non avrebbe alcun debito arretrato nei confronti dell’Ato, avendo sbloccato circa 110 mila euro dopo la protesta dei lavoratori della General Service e in attesa di coprire le quote per i mesi che vanno da aprile ad agosto, somme che però non sono state ancora sbloccate.

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