Sequestro compostaggio, “Impianti”: “Raccolta non si ferma, organico in altri siti”

 
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L'area dell'impianto di compostaggio Ato a Brucazzi

Gela. L’attività di raccolta e smaltimento non si ferma, anche per la frazione organica destinata al compostaggio di Brucazzi, ora sotto sequestro. I vertici di “Impianti Srr”, la società in house che gestisce il servizio, nelle ultime ore, hanno già preso contatti con altri siti, per conferire la frazione destinata al compostaggio. “Impianti Srr” copre quasi tutti i Comuni dell’ambito, per ora ad eccezione di Gela e Piazza Armerina. I conferimenti dell’in house, quindi, troveranno collocazione altrove. “La notizia appresa questa mattina dello stop ai conferimenti all’impianto di compostaggio – dice l’amministratore “Impianti Srr” Giovanna Picone – ha generato grande preoccupazione per i Comuni che vengono gestiti con il servizio in house. Il timore dipende dall’eventuale sospensione del servizio. La  società si è subito impegnata a reperire nuovi spazi, presso altri impianti, onde evitare di creare sospensioni di raccolta della frazione organica. Garantiremo la continuità in altri impianti che ci hanno da subito dato disponibilità e cercheremo di negoziare una tariffa che non si discosti di gran lunga da quella applicata dall’Ato Cl2, per non gravare sulle case comunali”. Il manager di “Impianti” attende eventuali evoluzioni, anche rispetto al dissequestro del sistema di Brucazzi.

“Non abbiamo notizie dei motivi che hanno portato alla chiusura dell’impianto – aggiunge Picone – ma auspichiamo che le verifiche in corso possano portare nei prossimi giorni al dissequestro”. A questo punto, anche la frazione organica del Comune di Gela dovrà trovare una diversa collocazione, seppur in questa fase non ci sia una gestione di “Impianti”, ma ancora in proroga della campana Tekra, che attraverso i propri mezzi dovrà raggiungere altri siti.

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