Sequestro compostaggio, Srr4 valuta soluzioni: "Non escluso incontro con amministratori"
Gela. L’impianto di compostaggio di Brucazzi sotto sequestro ormai da settimane, nell’ambito di un’inchiesta coordinata dalla procura, sta ponendo più di una difficoltà nel ciclo locale dei rifiuti, c...
Gela. L’impianto di compostaggio di Brucazzi sotto sequestro ormai da settimane, nell’ambito di un’inchiesta coordinata dalla procura, sta ponendo più di una difficoltà nel ciclo locale dei rifiuti, con i Comuni dell’ambito che devono conferire in altri siti, a costi sicuramente più elevati. Le indagini vanno avanti e anche il riesame dovrebbe esprimersi sulla misura posta. Nel pomeriggio, il tema è stato affrontato nel corso dell’assemblea della Srr4, convocata dal presidente Vincenzo Marino. La questione non era all’ordine del giorno ma diversi sindaci, a partire dall’avvocato Lucio Greco, hanno chiesto di valutarla. Le opzioni alternative da mettere in atto ci sono ma vanno valutate con attenzione. “Il sequestro potrebbe perdurare e comunque se l’area dell’impianto di compostaggio a Brucazzi è ritenuta inquinata e da sottoporre ad interventi, allora potrebbe volerci molto tempo – dice Marino – alcuni sindaci, come quelli di Gela e Butera, hanno proposto di individuare un’altra piattaforma, almeno in questa fase, dove tutti i Comuni dell’ambito possano conferire, per ottenere una certa scontistica. Chiaramente, dovremmo decidere di conseguenza. Da Impianti Srr ci è stato comunicato che c’era già la disponibilità del Comune di Butera a mettere a disposizione un’area della zona industriale per realizzare un nuovo impianto. In questo caso, comunque, bisognerà prima avere tutti i pareri e sostenere la procedura prevista, attraverso la Regione”. Soluzioni immediate per ovviare allo stop del compostaggio di Brucazzi non sembrano a portata di mano, ma la Srr4 sta svolgendo le verifiche necessarie. “Abbiamo concordato anche di richiedere un incontro agli amministratori nominati per la gestione dell’Ato Cl2 – aggiunge Marino – vorremmo capire a che punto sia la procedura, così da adottare le soluzioni necessarie”. Il sequestro dell’impianto ha “dirottato” i conferimenti dei Comuni dell’ambito in altri siti, ma con costi nettamente aumentati. “Come ho detto ai sindaci – aggiunge Marino – è mia intenzione andare avanti condividendo le scelte, senza divisioni”.
I sindaci hanno inoltre toccato il tema dell’addio del Comune di Piazza Armerina. L’amministrazione del centro ennese ha deciso di lasciare la Srr4 e in settimana il consiglio comunale è chiamato a pronunciarsi. Se venisse confermato il passaggio alla Srr6, bisognerà adempiere a tutti gli obblighi di legge per il recesso e per la distribuzione delle quote societarie. La Srr4, inoltre, attende che Anac dia parere sulla richiesta del Comune di Gela. Il sindaco Lucio Greco vorrebbe entrare a far parte del cda, che oltre al presidente Marino annovera il sindaco di Delia Gianfilippo Bancheri e quello di Sommatino Totò Letizia, appena indicato tramite procedura di cooptazione.
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