Servizio idrico, Conti: “atti trasmessi ad Autorità toscana e verifiche su bollette”

 
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Alongi e i vertici Ati (immagini di repertorio)

Gela. Gli atti, compresi quelli finanziari, sono stati trasmessi all’Autorità idrica toscana, che in questa fase sta affiancando l’Assemblea territoriale, in attesa di concludere definitivamente il passaggio di consegne dall’Ato Cl6. Gli esponenti del Forum dei movimenti per l’acqua pubblica hanno fatto sapere che dopo nove mesi dall’insediamento dell’Ati si sarebbero attesi atti concreti. “Gli atti ci sono stati – spiega il presidente Massimiliano Conti – abbiamo firmato un’importante convenzione con l’Ato che ci sta conducendo fino a subentrare per intero nelle funzioni. All’Autorità idrica toscana, tra il 19 e il 20 agosto, abbiamo trasmesso tutta la documentazione, compresi gli atti finanziari che toccano debiti e rapporti pregressi. Non è un lavoro semplice. Bisogna considerare anche il pesante lockdown che ha bloccato le procedure. Attendiamo una relazione completa dall’Autorità toscana, che presenterò all’assemblea dell’Ati”. Nel pomeriggio di oggi, Conti ha incontrato i responsabili di Caltaqua. Sul tavolo, soprattutto la questione della fatturazione dei consumi. Le bollette “d’oro”, anche in città, pesano sugli utenti, che si trovano a pagare per un servizio ancora con troppe falle. Ci sono quartieri nei quali le forniture arrivano solo a singhiozzo, mentre le bollette vanno comunque pagate. Conti ha ribadito che bisogna dare priorità ai consumi reali. Caltaqua, secondo l’Ati, ha l’obbligo di provvedere alla rifatturazione, qualora emergessero errori nei calcoli delle bollette. “Abbiamo chiesto una verifica generale e l’emissione di fatturazione sul reale consumo spalmato sui trimestri di effettivo consumo – dice – chiaramente affronteremo la questione in assemblea a brevissimo. Personalmente, sono convinto che la fatturazione in acconto sia errata, dovrebbe essere fatta con i consumi reali. Di questo si parlerà anche durante l’assemblea dei sindaci Ato”.

I passaggi burocratici, dall’Ato all’Ati, toccano un sistema che da anni risente di enormi disservizi, a danno degli utenti. In città, per molti aspetti, la situazione è ancora allarmante e la distribuzione idrica 24h è solo un lontano impegno, mai veramente concretizzato. Con l’avvento definitivo dell’Ati, bisognerà inoltre affrontare il tema più complessivo dei rapporti con il gestore privato, sospesi tra chi spinge per sciogliere il contratto e istituzioni locali che invece vorrebbero attendere l’avvio dei primi investimenti.

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