Servizio idrico, passaggio Ato-Ati: martedì assemblea sindaci per chiudere iter

 
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Greco e Conti

Gela. Martedì prossimo, potrebbe essere il giorno decisivo per il passaggio di consegne dall’Ato Cl6 alla nuova Assemblea territoriale idrica. Dopo l’incontro di inizio settimana tra il prefetto di Caltanissetta Cosima Di Stani, il presidente Ati Massimiliano Conti, le organizzazioni sindacali e i rappresentanti del Forum dei movimenti per l’acqua pubblica, è stato fissato un nuovo tavolo. Questa volta, si tratta dell’assemblea di tutti i sindaci Ati. Conti proporrà l’approvazione delle relazione prodotta dall’Autorità idrica toscana, che ha coadiuvato l’Ati in questa fase di transizione. Se dovesse arrivare il voto favorevole, allora il passaggio di consegne sarà sostanzialmente completato. E’ un passaggio che si attende da mesi. Conti e i sindaci dell’Ati hanno deciso di affidarsi alla “consulenza” dell’Autorità idrica toscana, nel tentativo di evitare che la procedura potesse andare incontro a nuovi intoppi. I ritardi ci sono già stati all’origine. Il passaggio all’Ati infatti ha iniziato il percorso burocratico dopo diversi anni dall’entrata in vigore della disciplina. Pesa anche l’eredità finanziaria che l’Ati dovrà gestire, oltre all’esito di arbitrati milionari che hanno visto prevalere Caltaqua sull’Ato. I tempi vanno ridotti anche nell’ottica degli investimenti sulla rete idrica e la depurazione, che secondo la Regione tocca esclusivamente all’Ati concretizzare.

L’Assemblea territoriale dovrebbe inoltre stringere le maglie dei controlli e verificare lo stato del servizio idrico, che a Gela segna il passo praticamente da sempre. Lo scorso anno la commissione tecnica, della quale fa parte il sindaco Lucio Greco, ha deciso per lo scioglimento anticipato del contratto con Caltaqua. Ad oggi, pare difficile arrivare, in tempi brevi, ad una svolta di questo tipo. Da diverse parti, ad iniziare dal Forum, si spinge per il ritorno alla gestione pubblica.

1 commento

  1. Signori prepariamoci ad un’altro problema, i toscani fanno pagare anche l’aria. Io lo dico per esperienza in Toscana. So quando valgono e quando fettinu. Basta cambiare la mentalità di chi dirige dei chi dovrebbe vigilare basta serietà ……….

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