Servizio rifiuti in house, sindacati scrivono al sindaco: “Diritti e tempo indeterminato”

 
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Gela. La decisione dell’amministrazione comunale è stata formalizzata ad inizio settimana. Dopo mesi di valutazioni e incertezze, anche politiche, la soluzione per il servizio rifiuti è stata individuata nell’affidamento in house, alla “Impianti Srr”. I particolari dovranno essere definiti dalle parti, mentre a fine mese scade la proroga a Tekra. L’opzione, ormai confermata dal sindaco Lucio Greco e dall’assessore Cristian Malluzzo, apre comunque a non poche discussioni. I sindacati hanno scritto al primo cittadino, al presidente dell’assise civica e all’assessorato all’ambiente. Le segreterie provinciali di Usb, Fit-Cisl e Filas, vogliono aprire subito un confronto, per avere certezze sul futuro più immediato di tutti i lavoratori del cantiere locale, attualmente nelle fila di Tekra. Sono destinati ad essere assorbiti dalla “Impianti Srr”, ma attraverso agenzia interinale e senza contratti a tempo indeterminato. Il modello, del resto, è già stato attivato nei Comuni che hanno dato il via al servizio in house, Butera, Delia e Mazzarino. Le segreterie sindacali (con i segretari Luca Faraci, Mario Stagno e Carmelo Giallombardo) non sono per nulla convinte e da mesi chiedono che vengano rispettati i dettami della contrattazione collettiva nazionale di categoria, a partire da un rapporto di lavoro a tempo indeterminato. Condizioni che i vertici di “Impianti” ed Srr4 non possono attuare, vista la forma giuridica della società in house. I segretari guardano al nuovo servizio, come una possibile via per arrivare ad una maggiore “stabilità”, ma ritengono imprescindibile il rispetto dei diritti fino ad oggi maturati dagli operai della raccolta rifiuti. Per questa ragione, le tre sigle sindacali hanno scritto al municipio e chiedono di essere convocate. Nella missiva, si solleva il rischio che possano “insorgere numerose criticità soprattutto riguardo alla sicurezza e alla stabilità occupazionale delle maestranze”.

Alla richiesta di incontro sono state allegate le firme di tutti i lavoratori del cantiere locale, che reclamano il pieno rispetto dei loro diritti, compreso quello di un contratto a tempo indeterminato. I sindacati parlano di “disaccordo per il tipo di contratto proposto negli altri Comuni”. Rilanciano su un passaggio di cantiere, che rispetti tutti i parametri previsti. Quella occupazionale, probabilmente, già si pone come una delle variabili più difficili da gestire, ancor prima dell’avvio del nuovo servizio in house.

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