Servizio rifiuti, lungo vertice di maggioranza: altro confronto con i funzionari regionali

 
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Gela. Bisognerà passare ancora dalla Regione, probabilmente attraverso un incontro con i funzionari del dipartimento acqua e rifiuti. L’hanno chiesto i consiglieri di maggioranza. E’ stato piuttosto lungo il vertice, convocato dal sindaco Lucio Greco, nel tentativo di arrivare ad una posizione condivisa sul servizio rifiuti. Mentre nei Comuni delle “cinque terre” non c’è ancora un’intesa complessiva per l’avvio del servizio in house; a Palazzo di Città si vorrebbe arrivare ad una gara, solo per il territorio comunale. Pare che le recenti diffidenze verso le proposte avanzate da Italia Viva e dall’assessore Cristian Malluzzo, concentrate proprio sul servizio rifiuti, non abbiano influito sul dialogo tra la maggioranza e il sindaco. Greco ha voluto che ad esprimersi, sul piano più strettamente normativo, fosse il segretario generale Loredana Patti. Sembra che non abbia del tutto escluso la fattibilità della gara, ma con una procedura coordinata dall’Urega provinciale e non da Invitalia, come aveva invece indicato il sindaco, nel corso del question time di lunedì. Le perplessità più forti, anche in maggioranza, riguardano i tempi. Il rischio, è di dilatare eccessivamente il periodo necessario per strutturare la gara. La nuova proroga a Tekra, praticamente obbligata, avrà efficacia fino al prossimo marzo. Arrivare a chiudere l’intero iter, prima della scadenza dell’ennesima proroga, non appare affatto così semplice. Gli alleati dell’avvocato vogliono valutare le soluzioni e le tempistiche che potrebbero essere illustrate dagli uffici palermitani.

Sembrerebbe che gli alleati dell’avvocato Greco abbiano ormai preso coscienza di rapporti istituzionali non certo semplici tra Palazzo di Città, da una parte, e Srr4 e “Impianti Srr”, dall’altra. Ad oggi, l’unica soluzione alternativa alla gara è quella del servizio in house, che però il sindaco Lucio Greco ha già praticamente bocciato, in attesa di capire se riuscirà effettivamente a strappare il sì per una procedura autonoma.

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