“Servono soldi per i ragazzi in carcere”, le richieste estorsive all’imprenditore Russello: accuse a Di Stefano e Nicastro

 
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Gela. Soldi chiesti all’imprenditore Fabrizio Russello che si rifiutò di assecondare le richieste giunte da Roberto Di Stefano e Simone Nicastro, almeno stando alle accuse mosse dai magistrati della Direzione distrettuale antimafia di Caltanissetta.

Le presunte richieste di denaro. I due, adesso, si trovano a processo davanti al collegio penale del tribunale, presieduto da Miriam D’Amore, a latere Marica Marino e Silvia Passanisi. Il dibattimento è stato aperto. Russello sarebbe stato avvicinato anche nei pressi di un bar del centro storico. “I soldi per i ragazzi in carcere”, queste le richieste che sarebbero arrivate dagli imputati. Di Stefano, già collaboratore di giustizia, è ritenuto dagli inquirenti vicino al gruppo dei Rinzivillo di cosa nostra; Nicastro, invece, è stato coinvolto in diversi blitz scattati contro la nuova stidda. Difesi dagli avvocati Davide Limoncello e Vania Giamporcaro, dovranno rispondere alle accuse. L’imprenditore, invece, sta seguendo il procedimeto come parte offesa, assistito dall’avvocato Giacomo Ventura. Intanto, proprio la difesa di Simone Nicastro ha subito sollevato un’eccezione rispetto alla regolarità del deposito della lista dei testimoni fornita dai pm della Dda nissena. Si tornerà in aula il prossimo 22 marzo. 

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