Sette milioni per i lavori nel museo, Regione stringe intesa con ordine architetti

 
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Palermo. Interventi finanziati per 7 milioni di euro dovrebbero profondamente cambiare il volto del museo archeologico di Molino a Vento. C’è anche il sito locale tra quelli che rientrano nell’intesa che il dipartimento regionale dei beni culturali ha stretto con l’ordine degli architetti della provincia di Palermo. Lavori che si aggiungono a quelli, in corso, per il Museo del mare. Il programma, di complessivi 22 milioni di euro dei fondi regionali ex articolo 38, ovvero le risorse compensative trasferite dallo Stato alla Regione, prevede opere di ammodernamento e riqualificazione di nove musei siciliani, per i quali è necessario effettuare interventi di manutenzione a salvaguardia delle strutture in molti casi provate dal tempo, ma anche di adeguamento dei servizi agli standard europei. “Si tratta di un intervento fondamentale – sottolinea l’assessore dei beni culturali e dell’identità siciliana Alberto Samonà – che riguarda il sistema museale complessivo della Sicilia, che necessita di attività di manutenzione straordinaria, ma anche di opere di adeguamento che rendano attrattivi e moderni i nostri scrigni d’arte. Il sistema dei musei è ancora statico e ancorato a un concetto ormai superato di musealità. L’importante opera di ammodernamento, messa in atto attraverso diversi canali di finanziamento dal governo Musumeci, ci consentirà di rivedere totalmente l’impianto espositivo della Sicilia e di lavorare alla creazione di un sistema complessivo di promozione della rete regionale dei musei, anche attraverso il prezioso contributo dell’informatizzazione dei servizi e della telematica”. Ecco nel dettaglio gli interventi che sono previsti.

Nel Museo archeologico di Aidone (Enna) verranno investiti 2.500.000 euro per la creazione di servizi di accoglienza, bookshop, laboratori didattici, depositi, climatizzazione ed opere relative all’impiantistica.

Nel Museo archeologico regionale di Gela si prevedono opere per 7 milioni di euro che incideranno sulla revisione dell’intero complesso museale che presenta problemi sotto il profilo statico. Questo comporterà la demolizione degli spazi interni.

L’Antiquarium di Himera, a Termini Imerese (Palermo), vedrà la realizzazione di progetti stimati in 3 milioni e mezzo di euro per l’adeguamento della struttura esterna, la revisione degli impianti, incluso il sistema di illuminazione, l’allestimento delle aree interne con la creazione di laboratori didattici, il miglioramento delle aree esterne adibite a parcheggio e la creazione di aree di fruizione e servizi aperti al pubblico.

Il Museo Pirro Marconi, nella parte prospiciente l’area di scavi, verrà interessato da lavori, stimati in un milione e mezzo di euro, che miglioreranno l’area circostante la zona degli scavi, l’area adibita a parcheggi, e riqualificheranno per intero il territorio.

Al Museo regionale d’arte moderna e contemporanea di Palermo, Palazzo Belmonte Riso, verranno effettuati interventi per 500mila euro per migliorare gli spazi interni ed esterni destinati all’accoglienza.

Opere finalizzate all’eliminazione dell’umidità di risalita e al rifacimento dell’impiantistica sono previsti in favore del Museo delle Solfare ‘Trabia Tallarita’ a Caltanissetta, dove saranno realizzati lavori per un importo di circa un milione di euro.

Il rifacimento delle coperture e degli infissi e l’attualizzazione del sistema delle vetrine e dell’allestimento interno sarà, invece, oggetto dei lavori necessari al Museo archeologico regionale Paolo Orsi di Siracusa dove sono previste opere stimate in due milioni di euro.

E ancora, due milioni di euro vanno al Museo regionale Agostino Pepoli di Trapani dove occorre intervenire sulle coperture, sulla rimozione di infiltrazioni da risalita, nella coibentazione e nella schermatura dei locali, dal momento che la luce solare rischia di mettere in pericolo il prezioso materiale esposto. Saranno create anche aree da adibire alla didattica, laboratori, nuovi spazi espositivi, un bookshop e nuovi servizi destinati ai visitatori.

Al Mu.Me. – Museo interdisciplinare regionale di Messina, nei locali dell’ottocentesca ex filanda Mellinghoff per le mostre temporanee e nell’adiacente ex monastero basiliano di San Salvatore dei Greci, dove sono conservate, tra le altre, opere di alcuni dei più celebri e apprezzati artisti italiani, come Antonello da Messina, Caravaggio, Annibale Carracci, Mattia Preti, Francesco Laurana gli interventi, stimati in 2 milioni di euro, riguardano opere di mantenimento strutturale dell’edificio e di rifacimento dell’impiantistica complessiva.
A questo si aggiunge la creazione di nuovi spazi espositivi e di servizi destinati al pubblico; tutte opere che incrementeranno l’attrattività complessiva del Museo.

Con fondi del Patto per il Sud verrà allestito, infine, nei locali dell’ex Arsenale Borbonico, il primo Museo del Mare della Regione siciliana che rientra nella gestione della Soprintendenza per i Beni culturali e ambientali del Mare. Anche per la realizzazione di questo progetto, il dipartimento dei Beni culturali si avvarrà della collaborazione avviata con l’Ordine degli architetti di Palermo.

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