Sette pazienti Covid deceduti dopo trasferimento, Corrao: “Ue verifichi risorse Asp”

 
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Una delle corsie del "Vittorio Emanuele" durante l'emegenza pandemica

Gela. “Il caso dei pazienti deceduti dopo il trasporto ha messo in evidenza ancora una volta le gravi carenze sanitarie del territorio, che ancora perdurano nonostante i milioni di euro europei spesi nel settore sanitario. La Commissione Ue intervenga immediatamente per verificare il corretto uso dei Fondi Ue nella sanità gelese”. Così dichiara l’eurodeputato dei Greens-Efa Ignazio Corrao in occasione dell’interrogazione urgente depositata sul caso dei sette pazienti deceduti, così come denunciato dal Coordinamento di comitati per la salute.
“A gennaio- spiega Corrao – in seguito ad un focolaio Covid-19 tra il personale sanitario presso l’ospedale Vittorio Emanuele, sette pazienti sarebbero deceduti probabilmente a causa del loro trasferimento a oltre 70 chilometri di distanza presso il Sant’Elia di Caltanissetta, per sopperire alla mancanza di personale sanitario sostitutivo a Gela”. “La tragedia che ha lasciato sgomenta la cittadinanza, ha evidenziato – ricorda l’eurodeputato – le condizioni difficili dell’Asp di Caltanissetta: carenza di medici, criticità strutturali e gestionali, assenza di reparti fondamentali come la Emodinamica, la Stroke Unit, la Gastroenterologia d’urgenza, Breast unit e molti altri reparti essenziali”.

“Nonostante i fondi Ue spesi – sottolinea ancora Corrao – nel territorio continua a non essere garantito il diritto alla salute. Per questo, su impulso del coordinamento di comitati per la salute, ho chiesto urgentemente alla Commissione di verificare l’efficacia delle risorse stanziate negli anni nel comparto sanitario del territorio gelese. È deprimente e desta profonda rabbia il fatto che dopo milioni di euro spesi, ci sia ancora una sanità scadente che non tutela i nostri cittadini. Il raggiungimento degli obiettivi previsti dai programmi di spesa nella sanità deve essere costantemente verificato in territori particolarmente carenti”, conclude.

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