Sfiducia, mozione verso le dieci firme: può arrivare in aula per la discussione

 
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Consiglieri di centrodestra in aula

Gela. Ufficialmente, le firme apposte alla mozione di sfiducia sono nove, quelle di tre consiglieri di Fratelli d’Italia, dei due leghisti, dei forzisti, di Gabriele Pellegrino e del dem Gaetano Orlando. La decima pare ormai cosa certa, con l’adesione del quarto esponente di Fratelli d’Italia, Giuseppe Caruso. L’esponente meloniano, dopo l’insediamento, non ha mai partecipato alle attività dell’assise civica, causa impegni lavorativi che lo tengono lontano dalla città. Avrebbe però già fornito la propria disponibilità, con una firma che gli altri componenti del gruppo consiliare sarebbero pronti a formalizzare alla presidenza del consiglio. Ad oggi, la mozione, già firmata, non è stata ancora protocollata ma solo depositata, per metterla a disposizione di chi decidesse di sottoscriverla. La firma di Caruso, qualora confermata, è quella che può portare l’atto in aula, dove dovrà essere discusso dall’assise civica. Saranno necessari quindici sì, eventualmente, per chiudere in anticipo l’esperienza amministrativa del sindaco Greco. Nonostante una mozione quasi esclusivamente di centrodestra, i dem hanno confermato il sostegno. Non ritengono possano ancora esserci le condizioni politiche e amministrative per andare avanti. Qualora la mozione con le dieci firme venisse protocollata, allora si aprirebbe il termine per fissare la prima seduta utile. Ad oggi, ad eccezione dei partiti di centrodestra e del Pd, la sfiducia non trova riscontro da parte degli altri pezzi del civico consesso. I pro-Greco, il fronte progressista ma anche i civici di “Una Buona Idea”, appena usciti dalla maggioranza dell’avvocato, non stanno con il blocco della sfiducia e anzi ritengono che portare in aula la mozione, in una fase così delicata per la tenuta finanziaria del municipio, non determinerebbe nulla di buono.

Temono infatti che sfiduciare il sindaco possa accelerare il percorso verso il dissesto dell’ente, tutto affidato alla burocrazia e al commissario che verrebbe nominato dalla Regione. I numeri per far arrivare in aula la sfiducia potrebbero esserci, per approvarla invece mancano ancora diverse caselle. Pare difficile possano essere sbarrate, soprattutto in un periodo così complesso e senza vere garanzie di tutela per i conti del municipio. Il centrodestra è quasi del tutto compatto ma ci vorranno altri numeri per chiudere in anticipo l’esperienza dell’avvocato Greco.

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