Sfiducia ter, Sara Bonura: “E’ più certo il mio voto che quello di chi l’ha firmata”

 
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L'ex consigliere sprona tutti a sostenere un patto per la città

Gela. Il suo nome non è tra i ventuno firmatari ma sarà tra quei consiglieri che voterà “si” alla mozione di sfiducia ter al sindaco Domenico Messinese. La consigliera Sara Bonura  è tra i nove che non hanno apposto la firma sul cerchio magico ma giura che non cambierà idea.

E’ più certo il mio voto che quello di alcuni colleghi che l’hanno firmata – dice –  Che questa esperienza politica vada chiusa è sotto gli occhi di tutti. Nessuno può però dire “lui è peggio di me”. Questa è la sconfitta di tutti. Di una giunta che non ha perseguito i progetti importanti previsti nel Patto per il Sud, il porto e la realizzazione del museo e non dialoga con il Consiglio comunale. Anche il Consiglio ha gravi colpe, andando avanti con personalismi e liti continue. E nel calderone ci metto anche i deputati regionali ed il senatori. Cosa hanno fatto per il territorio?”.

“Uniti avremmo potuto fare di più per la nostra città – prosegue la Bonura – Due mozioni sono già fallite. Adesso c’è la terza che non ho firmato perché i promotori pensano solo a prendersi la paternità per vantarsi alla prossima campagna elettorale. Ci sono consiglieri che si sono spesi per le presidenze delle commissioni, per le mozioni di sfiducia e le griglie delle stesse commissioni, trascurando altri obiettivi.  La giunta va sfiduciata ma non è questa la politica che va percorsa. Tutti saremo giudicati, non solo la giunta. Ma io non cambio idea. Ho la coscienza a posto e pur vedendo approvate le mie mozioni l’amministrazione non ha dato seguito. Che senso ha continuare così?”.

 

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