Sì a due nuovi campi estrattivi di Enimed, la Regione pronta a sbloccare le autorizzazioni

 
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Gela. Due nuovi campi d’esplorazione in terra per il gruppo Enimed in città. Due autorizzazioni pronte ad essere sbloccate. Le autorizzazioni starebbero per essere firmate dall’assessore regionale al territorio e all’ambiente Maurizio Croce. Mentre è ancora in alto mare l’intera vicenda degli investimenti della multinazionale a livello locale, con l’indotto di raffineria sempre più in agonia e il diretto che cerca di mobilitarsi, arriva il sì a due richieste arrivate proprio dai manager di Enimed, società del gruppo Eni che si occupa del settore estrattivo. Due nuovi campi esplorativi, quindi, mirati soprattutto alla ricerca d’idrocarburi. In base a quanto emerge, si tratterebbe di esplorazioni previste nel protocollo d’intesa firmato al ministero dello sviluppo economico nel novembre di due anni fa. Le autorizzazioni, ovviamente, non riguardano il progetto dell’eventuale piattaforma prezioso K, legata invece all’investimento off shore che Eni sembra intenzionata a portare comunque avanti nonostante il ricorso ancora pendente al Consiglio di Stato e i recenti interventi del governo, senza considerare le proposte referendaria che potrebbero incidere e non poco sui programmi di diverse multinazionali del settore. Esplorazioni in mare, invece, starebbero per essere autorizzate a largo di Pantelleria, con le prime polemiche che sono già esplose.

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