Sì a Greco…con riserva, forzisti rimangono in giunta: Di Dio, “c’è amarezza ma vogliamo dargli tempo”

 
1
Mancuso, l'assessore Gnoffo e i consiglieri Luigi Di Dio e Carlo Romano (immagini di repertorio)

Gela. Il fronte del dissenso nella maggioranza “arcobaleno” del sindaco Lucio Greco c’è e chi lo sostiene non fa nulla per renderlo politicamente meno appariscente. Dem e civici di “Una Buona Idea”, seppur insofferenti verso le ultime scelte dell’avvocato, comunque rimarranno in giunta, fino al prossimo “casus belli”. Paradossalmente, le decisioni del primo cittadino, sintetizzate nella giunta bis appena varata, hanno rafforzato il rapporto politico tra forze, solo sulla carta agli antipodi. Pd, Forza Italia e civici dialogano e lo fanno con ancora più convinzione. Sono stati i loro riferimenti in consiglio comunale ad imporre che Greco riferisse sulle scelte di giunta e sull’ingresso dell’Udc, fino a qualche settimana fa forza di opposizione e alle amministrative nella coalizione del leghista Giuseppe Spata. Giovedì sera, è toccato ai forzisti fare il punto della situazione. In città, si è visto il deputato regionale Michele Mancuso, che la sua sigla politica l’ha messa su un’intesa che ha portato Greco alla vittoria. Attendeva che l’avvocato rispettasse i patti, aprendo la strada ad un secondo assessorato azzurro, dopo quello toccato a Nadia Gnoffo. Non se n’è fatto niente e i forzisti tutto si aspettavano salvo che ritrovarsi con accordi stracciati e con l’Udc (munito di assessore) in giunta. “L’amarezza c’è tutta – dice il capogruppo consiliare Luigi Di Dio che ha partecipato al mini vertice forzista – non l’abbiamo mai nascosta. Con Greco c’era un accordo che non è stato rispettato. Non si tratta di poltrone, i cittadini non ci hanno votato per questo. Non ci ha assolutamente convinto il metodo usato da Greco. C’è stata totale mancanza di comunicazione. Nessuno ci ha informati dell’ingresso dell’Udc. E’ stata premiata una forza di opposizione, senza considerare il peso che il nostro gruppo ha avuto nella vittoria elettorale”. Parole chiare, che Di Dio aveva già usato quando Greco li ha convocati nella fase delle consultazioni. Poi, però, ha deciso di strutturare una giunta bis che parla soprattutto la sua lingua politica, con l’aggiunta di un “tecnico” targato Udc. “In ogni caso, vogliamo essere leali principalmente con chi ha votato il nostro progetto – aggiunge Di Dio – non siamo stati scelti per fare opposizione. All’interno del perimetro del programma noi c siamo, non ci tiriamo indietro”.

Insomma, Mancuso e i suoi si aspettavano molto di più, invece rimarranno con un solo assessore, senza comunque rinunciare alla presenza in giunta, salvo nuovi scossoni. I mancusiani sono compatti, anche se hanno iniziato a mettere sotto verifica Greco. “Vogliamo dare un po’ di tempo al sindaco per capire se il programma funziona da un punto di vista amministrativo – conclude – se così non dovesse essere, ci riserveremo di fare le nostre valutazioni”. Una specie di fiducia a tempo concessa a Greco, dal quale i forzisti si aspettavano molto di più. Il fronte del dissenso, probabilmente, rimane la forza politica più consistente nella maggioranza dell’avvocato, che adesso dovrà cercare di non farsi sfuggire appoggi strategicamente importanti.

1 commento

  1. Siete attaccati alle poltrone e dal primo giorno che rivendicate un’altro assessore, avete un assessore che non è all’altezza di sapere e quindi per il bene della città sarebbe opportuno sostituirla con un’altra persona competente e capace. Sig. Di dio faccia il consigliere e non il compare di Mancuso.

LASCIA UN COMMENTO

Please enter your comment!
Please enter your name here