Sì all’Autorità portuale ma lo scontro è tutto politico: il sindaco ha una maggioranza trasversale?

 
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Gela. Sì all’inserimento del sistema portuale locale nell’ambito della nuova Autorità che ricomprende anche Catania e Augusta.

La maggioranza parallela? Lo scontro in aula, però, è stato tutto politico. Alla fine, l’atto d’indirizzo che impegna la giunta ad avviare l’iter per non perdere il treno della nuova Autorità portuale è stato votato da una maggioranza piuttosto trasversale: si va da due esponenti del Megafono, si passa per cinque consiglieri del Pd, e si arriva fino alla Lista Musumeci. Scelte che hanno provocato la reazione dell’indipendente Carmelo Casano. Per l’ex consigliere del Megafono, “è chiarissima la scelta di sostenere il sindaco da parte di un gruppo di consiglieri comunali, appartenenti a schieramenti trasversali”. Una presa di posizione che lo stesso Casano, soprattutto nelle ultime settimane, ha più volte ribadito. Per gli esponenti del Polo Civico Guido Siragusa e Sandra Bennici, però, le polemiche vanno messe da parte. “Maggioranza a sostegno del sindaco? – spiega lo stesso Siragusa – abbiamo votato a favore solo perché si tratta di un atto utile allo sviluppo di questa città. Perdere i collegamenti con le nuove autorità portuali in Sicilia significa dire addio allo sviluppo del settore”.

I grillini lanciano sospetti d’inciucio. Insomma, nessuna maggioranza parallela a sostegno del sindaco espulso dal Movimento 5 Stelle. Non la pensano così, invece, gli stessi grillini che, per protesta, hanno abbandonato l’aula consiliare. L’unica esponente del Movimento 5 Stelle a votare favorevolmente l’atto d’indirizzo è stata Sara Cavallo. Adesso, si aprirà la verifica anche in casa grillina? A supporto dell’atto d’indirizzo anche i consiglieri di Reset oltre al forzista Croifisso Napolitano e al consigliere di Un’Altra Gela Salvatore Sammito. Il sindaco Domenico Messinese, il vice Simone Siciliano e gli assessori Fabrizio Morello e Francesco Salinitro, tutti presenti in aula, hanno comunque smorzato i toni, escludendo accordi sottobanco o presunti inciuci. In aula, però, anche dai banchi occupati dai grillini, si sono levate reazioni suscitate dal presunto tentativo di alcuni esponenti della giunta Messinese di contattare telefonicamente consiglieri assenti al momento del voto, di modo da avere i numeri per dire sì alla proposta sull’Autorità portuale.

Si passa dalla presidenza della regione. Intanto, l’atto è stato integrato da un emendamento del capogruppo Pd Vincenzo Cirignotta. L’eventuale passaggio all’Autorità portuale che ricomprende anche Catania e Augusta dovrà ricevere il placet della presidenza della Regione. Caso chiuso? Assolutamente no. In tanti stanno già dando la caccia alla maggioranza parallela a sostegno del sindaco.  

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