Si prostituivano alle porte della città, un quarantanovenne accusato di favoreggiamento

 
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Gela. Tre giovani donne romene si prostituivano alle porte della città, lungo la statale 117 bis Gela-Catania.

La Cassazione respinge il ricorso. Ad accompagnarle in diverse occasioni e, stando alle accuse, a gestirne l’attività, sarebbe stato il calatino Giacomo Polizzi. Il quarantanovenne deve rispondere di favoreggiamento della prostituzione e, mentre si trova già sotto processo davanti al collegio penale del tribunale, i giudici di Cassazione respingono il suo ricorso. La difesa, infatti, aveva impugnato l’ordinanza con la quale, un anno fa, il tribunale del riesame di Caltanissetta confermò la misura degli arresti domiciliari. Davanti ai giudici di cassazione è stato depositato il ricorso, facendo leva soprattutto sull’assenza di elementi accusatori che potessero confermare il ruolo dell’uomo nel giro di prostituzione scoperto dagli inquirenti. La Cassazione, però, ha respinto il ricorso, confermando i domiciliari a causa “del pericolo di reiterazione dei reati, davanti alla spiccata pericolosità del reo” e, di conseguenza, confermando la misura degli arresti domiciliari.

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