Si spara in auto, morto Ghisolfi: annunciò 500 milioni per il bioetanolo in città

 
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Gela. Trovato morto all’interno della sua Lexus. L’industriale piemontese Guido Ghisolfi, vicepresidente cinquantottenne del gruppo chimico Mossi&Ghisolfi, si sarebbe tolto la vota sparandosi con un fucile.

L’investimento su Gela. La vettura è stata ritrovata a Carbonara Scrivia, nell’alessandrino. Solo ad inizio anno, il gruppo ha annunciato la realizzazione di due impianti per la produzione di bioetanolo in città. Un investimento superiore al mezzo miliardo di euro. Gli impianti dovrebbero sorgere all’interno della fabbrica Eni di contrada Piana del Signore. Ghisolfi all’inizio del 2007 aveva costituito, e iniziato a dirigere, il gruppo di ricerca nel settore dei biocarburanti che vede la Chemtex Italia (ora Biochemtex), impegnata a sviluppare il bioetanolo di seconda generazione e prodotti chimici provenienti da fonti rinnovabili. 

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