Si stringono i tempi a Roma per i primi interventi su bonifiche di suolo e acque sotterranee

 
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Roma. “Sentiamo forte la sensazione di una svolta operativa del Ministero dell’Ambiente sul ‘caso Gela’, in relazione agli interventi di caratterizzazione, messa in sicurezza, monitoraggio degli acquiferi, bonifica dei suoli e delle acque sotterranee e dell’ambiente marino-costiero”. Lo ha detto il sindaco Domenico Messinese al termine dell’incontro propedeutico all’attesa conferenza dei servizi del prossimo 18 febbraio, che si è tenuto ieri pomeriggio a Roma.
Al tavolo ministeriale, oltre al primo cittadino di Gela, erano presenti l’assessore comunale all’Ambiente, Simone Siciliano, gli assessori regionali all’Agricoltura e all’Energia Cracolici e Contrafatto, il direttore generale Armenio, l’Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale, l’Istituto Superiore della Sanità, l’Azienda Sanitaria Provinciale di Caltanissetta e tutto lo staff tecnico di Eni deputato alle attività di bonifica.
“Gela è una priorità conclamata del Ministero dell’Ambiente – ha commentato il vice sindaco di Gela, Simone Siciliano -. Prendiamo atto ed esprimiamo compiacimento per la volontà di voler stringere i tempi dei procedimenti e di tutte le attività di integrazione delle azioni di intervento inerenti il Sito di Interesse Nazionale e in particolar modo della Raffineria di Gela. Il grande impegno delle Istituzioni e di Eni – ha concluso l’assessore – vanno inquadrati nell’ottica conciliabile dello sviluppo e del risanamento in un positivo intreccio sinergico atteso da troppo tempo”.
Tra meno di due settimane si ritornerà nella Sala Europa del Ministero dell’Ambiente per istruire interventi di bonifica relativi a tre aree pubbliche della Regione e 21 aree private tra la Raffineria, l’Isaf, Syndial, Versalis ed Enimed.

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