“Silenzio da Asp”, Un’Altra Gela: “Cosa devono fare esercenti? Tutto fuori controllo”

 
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Code e attese di ore per i tamponi

Gela. “La città è stanca e l’Asp si permette di rimanere in silenzio. Oggi è l’ultimo giorno di una zona rossa che ha avuto l’effetto di danneggiare ancora di più solo poche categorie, come il commercio. E’ stata totalmente mal gestita da Asp”. Il gruppo consiliare di “Un’Altra Gela” critica la totale assenza di programmazione da parte di Asp, già al centro di tante contestazioni per il coordinamento dell’intera emergenza sanitaria in città. “Asp non ha fatto sapere nulla al Comune – aggiungono i consiglieri – da giovedì, i commercianti potranno riaprire oppure sono destinati al totale fallimento? Come devono comportarsi i ristoratori, gli esercenti, i titolari delle attività ancora chiuse? Solo dietro nostra insistenza, con una comunicazione telefonica, siamo venuti a conoscenza dei dati complessivi degli ultimi giorni. Come dovrebbe fare, in questa situazione, un qualunque esercente a programmare? Neanche le famiglie possano avere sicurezze”.

Per “Un’Altra Gela”, che ha deciso di sostenere la richiesta di consiglio monotematico sul caos dell’emergenza sanitaria, anche il sistema complessivo dello screening è fuori controllo. “Intere classi scolastiche sono prese in ostaggio, con le comunicazioni sull’esito dei tamponi che arrivano costantemente in ritardo. Uno screening di massa andava fatto ben prima e non adesso. Ancora oggi, assistiamo a scene inenarrabili, con gente colta da malori durante le attese per i tamponi, con code infinite. Tanti soggetti deboli vengono rimandanti indietro per i vaccini – aggiungono i consiglieri di “Un’Altra Gela” – tutto questo non si può accettare. Noi siamo vicini alle famiglie e ai commercianti, che dimostrano tanta pazienza ma sono chiaramente in enorme difficoltà”.

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