Sindaco stoppa royalties per la crisi, “Comune rischia default”: confronto fiume su emergenza

 
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Consiglieri e organizzazioni datoriali si sono confrontati in videoconferenza

Gela. Più di cinque ore per un dibattito, tutto rigorosamente in remoto, che alla fine ha partorito i documenti che sono di prassi, soprattutto al termine di consigli comunali monotematici. L’assise civica dà una serie di priorità al sindaco Lucio Greco, nella gestione dell’emergenza e della fase successiva. Sono stati approvati i documenti presentati dal gruppo consiliare di Forza Italia, che ha chiesto la seduta, e quelli delle commissioni sviluppo economico e urbanistica. Greco ha però illustrato una situazione che ha definito “drammatica”. Ha quasi del tutto escluso l’utilizzabilità delle royalties estrattive per andare incontro alle attività commerciali che rischiano di chiudere definitivamente (secondo organizzazioni datoriali e sindacati sono almeno 1.500). Non sembra poter avere seguito la proposta che ieri è stata messa nero su bianco dalle stesse organizzazioni datoriali e sindacali. “La legge non lo permette – ha detto Greco – servono discorsi realistici e non utopistici. I banchi alimentari iniziano a non aver le necessarie derrate per fronteggiare il bisogno. Ogni giorno, tante persone si accalcano dietro alla mia porta e non posso dare risposte senza risorse. Sia chiaro, ad oggi gli unici fondi arrivati sono quelli del governo. Dalla Regione neanche un euro. Dobbiamo pensare anche a salvaguardare il Comune che ha una situazione debitoria pesante, che abbiamo ereditato. Mensilmente, abbiamo uscite pesanti e solo per Ghelas spendiamo 300 mila euro. Come dovremmo fare a salvaguardare i dipendenti e a pagare gli stipendi? Le royalties sono pronto a metterle a disposizione delle attività in crisi, ma prima bisogna modificare la legge in materia e avere garanzie sul fatto che il Comune non vada in default. Governo e Regione ci devono aiutare”. Sono state ore di confronto tracciate anche dalle rivalità politiche. Antonio Ruvio di Casartigiani ha parlato di una situazione da “guerra”. Centinaia di artigiani e commercianti si avvicinano allo stop definitivo delle loro attività. “Qualcuno però sfrutta l’occasione per farsi campagna elettorale”, ha poi aggiunto. Parole che hanno fatto aumentare la tensione. Salvatore Incardona dell’Udc e Romina Morselli di “Un’Altra Gela” hanno chiesto le scuse ufficiali di Ruvio. La grave situazione economica è stata illustrata da Rocco D’Arma (Confcommercio) e Rocco Pardo (Confesercenti). Che aleggiasse un certo spirito di “partito” negli interventi dei parlamentari regionali e nazionali è parso piuttosto chiaro. Il deputato nazionale Giusi Bartolozzi e il grillino Nuccio Di Paola hanno duellato a distanza sulle strategie del governo nazionale e di quello regionale rispetto alla crisi Covid. Per il grillino c’è la necessità che la Regione intervenga in maniera massiccia, ad iniziare dal finanziamento degli interventi al porto rifugio. Il senatore Pietro Lorefice ha chiesto un piano strategico per tentare di evitare il collasso definitivo dell’economia locale. Una linea seguita dal consigliere pentastellato Virginia Farruggia. Neanche i rapporti tra politica e imprenditoria sono parsi così distesi. Il reggente di Sicindustria provinciale Gianfranco Caccamo ha parlato di una sofferenza delle aziende dovuta all’assenza di liquidità e sugli strumenti già a disposizione dell’amministrazione comunale, dal Patto per il Sud ad Agenda Urbana, ha spiegato che “se ne parla da anni”. “Sono triti e ritriti ma i limiti di burocrazia e politica non hanno consentito di concretizzarli”. Il consigliere di “Un’Altra Gela” Rosario Trainito, seppur in maniera non diretta, ha replicato. “Se qualcuno vuole sostituirsi alla politica – ha detto – lo faccia pure. In questa fase, non c’è bisogno di saputelli. La politica sa come muoversi. E’ molto grave non aver coinvolto i sindacati”. Se per il sindaco Lucio Greco è praticamente impossibile, per legge, destinare i fondi delle royalties ad aiuti economici per le attività in crisi, sia il consigliere indipendente Paola Giudice che quello di Fratelli d’Italia Sandra Bennici hanno invece ricordato l’esempio del Comune ennese di Gagliano. Gli amministratori del posto hanno già bandito avvisi pubblici per contributi alle imprese, attraverso le royalties estrattive. I leghisti Giuseppe Spata ed Emanuele Alabiso hanno citato vicende amministrative di Comuni siciliani, di piccole dimensioni, governati dai salviniani che stanno intervenendo a supporto del tessuto economico. Giuseppe Morselli, presidente della commissione urbanistica, e Rosario Faraci, che presiede quella sviluppo economico, hanno illustrato i punti fondamentali dei documenti stilati per disegnare la road map dei prossimi mesi. Anche Vincenzo Casciana, in rappresentanza del gruppo “Libera-mente”, ha toccato alcuni aspetti della possibile ripresa, dalla riqualificazione del pontile sbarcatoio ad una semplificazione delle procedure per il rilascio di concessioni private sulle spiagge e le aree demaniali. Al dibattito hanno partecipato il deputato Ars Giuseppe Arancio, che si è dimostrato invece più possibilista sull’uso delle royalties da destinare ad una riqualificazione della città, e il parlamentare regionale forzista Michele Mancuso, che ha sostenuto l’operato del governo Musumeci anche in questa fase di emergenza.

Per il capogruppo di “Una Buona Idea” Davide Sincero gli strumenti immediatamente attuabili si trovano già nell’accordo che definisce l’uso delle compensazioni Eni. “1 milione 800 mila euro sono destinati alla competitività commerciale e altrettanti ad attività di sviluppo – ha detto – Regione e Comune possono tranquillamente decidere di destinarli per la crisi e alle attività che stanno soffrendo”. Di ipotesi se ne sono fatte a decine, ma al momento le opzioni in campo sono solo potenziali. Di certo, c’è solo uno stato di salute dei conti del Comune che non è affatto agevole. Consiglieri di opposizione come quelli del gruppo di “Avanti Gela”, Salvatore Scerra e Gabriele Pellegrino, hanno fatto capire di non aver gradito le parole di Mancuso e allo stesso tempo hanno chiesto impegni concreti all’amministrazione comunale, ritenuta responsabile, tra le altre cose, di aver perso i 33 milioni di euro del Patto per il Sud. Ritengono che Pd e Movimento cinque stelle debbano dare risposte al territorio, sempre più in difficoltà. Il forzista Luigi Di Dio, in apertura, ha fatto riferimento alla necessità di “una politica economica espansiva”, che possa rappresentare un aiuto concreto per aziende, esercenti e per chi sta soffrendo le conseguenze economiche dell’emergenza. Vincenzo Cascino ha escluso, come poi fatto anche dal sindaco, l’utilizzabilità immediata delle royalties e ha fatto appello ai parlamentari regionali e nazionali. Davanti ad una sfilza di proposte di questo tipo, lo spettro del populismo è sempre in agguato. Lo ha spiegato il presidente della commissione bilancio Valeria Caci. “I cittadini non si meritano la contrapposizione politica né l’offesa alla loro intelligenza”. Ritiene essenziale imbastire interventi, in base alle risorse effettivamente a disposizione. Alessandra Ascia del Pd, seguendo proposte che sono arrivate dal suo stesso partito, ha ribadito la necessità di “un reddito di base per chi è in difficoltà e che serva a far emergere il lavoro nero, senza però favorire la criminalità organizzata”. Le proposte avanzate nei documenti approvati dovrebbero passare dalla disamina di un tavolo tecnico permanente, da istituire a Palazzo di Città.

1 commento

  1. Intanto caro sig. Sindaco i finanziamenti sono stati tagliati e le chiacchiere stanno a zero. Veda Lei
    magari chieda all’Onle Mancuso o a qualche esponente dellUDC o a qualche amico di Musumeci presente in città..Però sig. Sindaco mi raccomando non si faccia raccontare le solite minchiate (mi perdoni il termine però rende bene l’idea di cosa pensano i gelesi sulla vicenda). Grazie

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