Sistema rifiuti regionale “regge solo grazie a Gela”, Di Paola attacca: “Un fallimento”

 
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Il deputato regionale Nuccio Di Paola

Palermo. La pressione sempre maggiore che si registra sulla discarica Timpazzo, da mesi usata per conferire rifiuti che arrivano da più province dell’isola, forse potrebbe essere allentata con il trasferimento dei conferimenti, fuori dalla Regione. La linea del governo Musumeci, nelle scorse ore, è stata illustrata dall’assessore Daniela Baglieri, intervenuta all’Ars. L’esponente del governo siciliano ha risposto soprattutto al deputato grillino Nuccio Di Paola. Il pentastellato è tornato sulla vicenda rifiuti, già denunciata mesi fa, e in aula ha sollevato tutte quelle che considera vere falle gestionali, in un sistema rifiuti regionale che ha definito “fallimentare”. “Andate a Roma – ha detto rivolgendosi a Baglieri – e confermate al governo il vostro fallimento sulla gestione dei rifiuti”. Era inevitabile che il deputato toccasse principalmente il capitolo Timpazzo. Da mesi, il sito riceve quasi mille tonnellate al giorno, con rifiuti che arrivano soprattutto dai Comuni che prima conferivano a Lentini. “Sono passati anche i sei mesi dell’iniziale provvedimento – ha aggiunto Di Paola – e non sono state attuate neanche le prescrizioni previste. L’ampliamento, di fatto, non esiste”. Il parlamentare ha sottolineato come si stia ripetendo la situazione amministrativa del 2013, legata all’Autorizzazione integrata ambientale. “Credo che disporre il trasferimento dei rifiuti fuori dalla Regione sia l’ennesimo fallimento di questo governo regionale, con l’assessore Baglieri che viene in aula a fare da scudo a Musumeci, che neanche si presenta – dice Di Paola – lo stesso assessore ha addirittura spiegato che in questa fase il sistema rifiuti sull’isola si regge solo grazie alla discarica di Gela. Dove sono le soluzioni? Perché in quattro anni non si è lavorato sull’impiantistica? Adesso, c’è il malato, ma senza strutture per le cure”. Domani, l’assessore Baglieri dovrebbe incontrare i rappresentanti delle Srr siciliane. Il governo avrebbe individuato fondi per circa 45 milioni di euro, per trasferire i rifiuti fuori dall’isola, almeno per i prossimi tre mesi. Cosa accadrà dopo, non è ancora chiaro.

“Ora, Timpazzo rischia l’esaurimento nell’arco di poco più di un anno – continua Di Paola – in condizioni normali, con i conferimenti di prossimità, avremmo avuto una discarica che poteva rimanere in vita per almeno dieci anni. Le conseguenze le pagano i cittadini, con costi che aumentano, e i Comuni che rischiano di non avere una discarica nella quale conferire”. La disamina pubblica di Di Paola, che si è rivolto nuovamente all’assessore Baglieri, arriva mentre l’amministrazione comunale ha inviato la relazione sulla possibile attivazione dell’Aro, per il servizio rifiuti in città, e con la Srr4 che attende di capire quali saranno le prossime determinazioni su Timpazzo.

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