Smaf non si ferma, primi segnali per ripartire: Unità siciliana, “siamo con loro”

 
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Sono arrivati i nuovi tavoli per sostituire quelli distrutti dal fuoco

Gela. Tra solidarietà e impegni concreti, arrivano i primi segnali tangibili per l’associazione Smaf, che si è trovata davanti ai danni causati dall’incendio appiccato alla sede, a Canalazzo. I tavoli danneggiati sono praticamente già stati sostituiti, con l’arrivo di quelli nuovi. Un altro segno di vicinanza ai giovani dell’associazione. Come spiegato già poche ore dopo l’azione di fuoco, l’attività culturale e di recupero sociale del quartiere non si ferma. Quanto accaduto, viene condannato anche dal gruppo locale di “Unità siciliana-Le Api”.

“Un atto vile che va stigmatizzato dalla città intera.

Il fatto è particolarmente grave e nello stesso tempo allarmante perché colpisce un’associazione di giovani molto attivi in città che opera con tanta generosità e abnegazione per rendere vivibili e accoglienti i nostri quartieri, riuscendoci spesso con una partecipazione di pubblico e degli stessi abitanti sorprendente. Il quartiere Canalazzo – dice Francesco Salinitro – è tornato a vivere grazie a loro e alla partecipazione attiva degli abitanti, ma Smaf si muove anche in altri contesti e non posso non ricordare la pronta risposta alla richiesta di collaborazione per una cornice sul lungomare divenuta in breve tempo set fotografico con lo sfondo di magnifici tramonti. La solidarietà più importante che i cittadini possono dare all’associazione è che siano presenti in massa alle loro prossime manifestazioni, anche per isolare i delinquenti che tendono alla sopraffazione dei cittadini per bene. Noi ci saremo”.

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