Smaltimento degli archivi del Comune, “nei compattatori faldoni ancora intatti”

 
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Gela. Il settore Ecologia del Comune si è disfatto di interi faldoni contenenti documenti e dati, apparentemente sensibili, buttandoli tra i rifiuti. Un mezzo della Tekra, società del gruppo Balestrieri che gestisce il servizio di raccolta urbana è stato utilizzato per eliminare parte degli archivi contenuti nei locali di viale Mediterraneo, senza per questo essere anticipatamente distrutti. Una modalità che ha fatto storcere il naso ad alcuni dipendenti del Comune ma anche all’assessore e vice sindaco Simone Siciliano che non è stato informato anticipatamente dell’avvio della procedura.

“Sarà mia cura verificare ciò che è accaduto – assicura Simone Siciliano – e accertare che siano state eseguite tutte le procedure necessarie alla distruzione di eventuali documenti sensibili. Ho saputo che si tratta di carta destinata al macero per la relativa distruzione”.

Ad accendere i riflettori sulla vicenda è stato il dipendente comunale e ambientalista, Saverio Di Blasi, secondo il quale “sono stati buttati i documenti dal settore Ecologia senza nessun atto formale che specifichi la motivazione e i contenuti degli stessi”. Proprio i contenuti hanno messo in allerta il vice sindaco, considerando che tra le carpette figurano descrizioni di ditte e un intero carteggio relativo alle pratiche di Ponte Olivo. “Cerco da tempo proprio i documenti di Ponte Olivo – aggiunge l’assessore Siciliano – ma nessuno è ancora riuscito a trovarli”.

Intanto, il carico di rifiuti contenenti faldoni ancora intatti con presunti documenti di imprese e progetti del settore Ecologia ed Ambiente, forse anche sensibili, ha lasciato gli uffici comunali all’interno di un compattatore dei rifiuti senza essere distrutto o sigillato in appositi contenitori. La legge sui dati personali impone il rispetto della tutela dei dati sensibili e della privacy. 

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